GUARDABASSI, Mariano
Maddalena Parise
Primogenito di Filippo e di Isabella Perucchini, nacque a Perugia il 25 marzo 1823. Compiuti gli studi primari presso il collegio Pio, fu destinato dal padre all'amministrazione [...] di Perugia, come le altre opere del G. per le quali non siano date indicazioni diverse). Nel 1850, attratto dai nazareni, si trasferì a Roma, dove cominciò a frequentare lo studio di Peter Cornelius, dei cui modi risentiranno la Morte di Mosè ...
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QUERCI, Dario
Francesco Franco
– Nacque a Messina il 12 novembre 1831 da Pacino e da Nicoletta Fiumara. Iniziò giovanissimo l’apprendistato con Antonino Bonanno e poi sotto la guida di Nicola Miller [...] , grazie a un sussidio del comune di Messina, si recò a Roma, dove iniziò a frequentare gli artisti puristi e nazareni, come lo scultore Pietro Tenerani (ibid., pp. 282, 301 note 23-24). La critica sottolinea soprattutto l’importanza della ...
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MARSIGLI, Filippo
Rosalba Dinoia
– Figlio di Giovanni e fratello di Giuseppe, anch’egli pittore, nacque a Portici, presso Napoli, il 15 sett. 1790. Allievo nell’Accademia reale di belle arti di Napoli [...] , l’opera rappresenta un significativo tramite con la cultura di stampo romantico che a Roma trovava espressione nei nazareni e nei puristi (Susinno). Contrariamente a quanto affermano alcuni autori (Porzio, 1991; D’Alessio), che indicano il dipinto ...
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Pittore, nato a Düsseldorf il 23 settembre 1783, morto a Berlino il 6 marzo 1867. Entrò verso il 1795 nell'accademia di Düsseldorf, ma i suoi inizî furono poco incoraggianti. Solo nel 1810 trovò la sua [...] Berlino. Sono questi i suoi capolavori, e, insieme, le migliori opere della pittura a fresco tedesca. Il colore, dai "Nazareni" pochissimo sentito, vi appare vibrante e vivace. Invitato a decorare tre sale della casina Massimi con affreschi tratti da ...
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Stürler, Franz Adolf
Camillo Semenzato
Pittore (Parigi 1802 - Versailles 1881), figlio dello scultore Karl Emanuel. Fu discepolo di Ingres e risiedette lungamente a Firenze, dove si recò nel 1831 e [...] romantico allora dominante, in realtà per certi aspetti si colloca in quella schiera di artisti assetati di una radicale adesione religiosa che, rifacendosi al passato come i Nazareni o i Preraffaelliti inglesi, aprivano la strada al Simbolismo. ...
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MORELLI, Domenico. – Figlio di Francesco Soldiero e di Maria Giuseppa Mappa, Domenico Soldiero nacque a Napoli il 7 luglio 1823. Dal 1848 scelse di aggiungere il cognome Morelli al proprio, per poi assumerlo [...] prove rispettivamente per il secondo e per il quarto anno di pensionato. Abbandonato il purismo lineare di eredità nazarena, il fare pittorico di Morelli evolse verso una più intensa drammatizzazione dei valori cromatici e dei contrasti chiaroscurali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Ottocento, il rifiuto dell’arte ufficiale accademica porta alcuni giovani [...] gioventù gira l’Europa, da Bruges a Parigi, da Roma ad Anversa, entrando in contatto con Peter Cornelius e con altri nazareni. Per molto tempo predilige temi religiosi, storici e letterari. All’inizio degli anni Cinquanta si dedica alle scene di vita ...
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ROI, Pietro
Stefano Franzo
– Nacque a Sandrigo (Vicenza) il 23 novembre 1819 da Giovanni, negoziante e venditore di canape, e da Giuseppina Caldana.
Dopo il trasferimento della famiglia a Vicenza, grazie [...] con la conseguente frequentazione di alcuni pittori che gravitavano attorno all’Accademia di S. Luca e del circolo dei nazareni e l’interesse per i dibattiti puristi, oltre alla collaborazione con Francesco Coghetti e all’influenza di Tommaso Minardi ...
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OSTINI, Pietro
Carlotta Benedetti
OSTINI, Pietro. – Nacque a Roma il 27 aprile 1775 da una famiglia di «ceto civile» (Moroni, 1847, p. 56), agiata e possidente (Oreglia di S. Stefano, 1861, p. 152). [...] nel 1809 a Vienna l’associazione Lukasband si era trasferito a Roma, dove fu il principale esponente dei pittori Nazareni.
Dopo la restaurazione del governo papale, dal novembre 1814 Ostini fu professore di teologia presso la Pontificia accademia ...
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GAZZARRINI, Tommaso
Marco Pierini
Nacque il 16 febbr. 1790 a Livorno, dal livornese Giuseppe e da Chiara Orsetti di Lucca. Frequentò la classe di pittura all'Accademia di belle arti di Firenze sotto [...] maniera, fortemente influenzata dai modelli del classicismo cinquecentesco di Raffaello e di fra Bartolomeo e meditata sulla scorta dei pittori nazareni di stanza a Roma. Di questo periodo sono molte opere, per lo più di soggetto sacro, realizzate su ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...