Pittore (Treviri 1790 - Colonia 1866). Formatosi a Treviri fu poi (1808-12) a Parigi, allievo di J.-L. David. Dopo un viaggio attraverso la Svizzera e l'Italia si stabilì a Roma (1816-22) dove, in contatto [...] con il gruppo dei Nazareni, abbandonò gli stilemi neoclassici (Adamo ed Eva dopo la cacciata dal paradiso, 1818, Colonia, Wallraf-Richartz Museum; Rebecca alla fonte, 1819, Berlino, Nationalgalerie) per dedicarsi al paesaggio (disegni e acquerelli a ...
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SCHLEGEL, Dorothea von
Vittorio Santoli
Figlia di M. Mendelssohn, nata a Berlino il 24 ottobre 1763, morta a Francoforte il 3 agosto 1839. Andata sposa nel 1783 al banchiere Simon Veit dal quale ebbe [...] due figli, Johannes e Philipp, poi pittori nazareni, incontrò nel 1797 a Berlino Friedrich Sch., e ne divenne prima l'amica e compagna, poi (1804), la moglie legittima. Si convertì prima al protestantismo (1804) poi al cattolicesimo (1808). Fu a Roma ...
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QUARONI, Ludovico
Alessandra Capanna
QUARONI, Ludovico. – Nacque a Roma il 28 marzo 1911, figlio di Giuseppe, ingegnere, e di Sofia Pia Seitz. I Seitz erano un’antica famiglia di pittori e incisori [...] tedeschi che avevano aderito al movimento dei nazareni. Sofia Pia era figlia di Ludovico (Roma, 11 giugno 1844-Albano Laziale, 11 settembre 1908), autore della cappella dei Tedeschi nella basilica di Loreto e dell’affresco della chiesa di S. Maria ...
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Pittore (Berlino 1788 - Düsseldorf 1862); figlio e allievo di Johann Gottfried, studiò all'accademia di Berlino con F. G. Weitsch. Con il fratello Rudolf (Roma 1786 - ivi 1822), scultore, per interessamento [...] di A. von Humboldt, ottenne una borsa di studio per Roma (1811); in contatto con i Nazareni, si convertì al cattolicesimo e divenne membro della Lucasbund (1813). Decorò, con F. Overbeck, P. Cornelius e P. Veit, casa Bartholdy a palazzo Zuccari ( ...
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Pittore (Gottinga 1786 - Roma 1831), col fratello Johannes (Gottinga 1788 - Roma 1860), fu allievo di W. Tischbein. Entrambi influenzati da J. Flaxman, eseguirono 32 disegni dall'affresco di Polignoto [...] pubblicati poi in incisione). Dopo la conversione al cattolicesimo, stabilitisi a Roma (1805), aderirono al movimento dei Nazareni (Vergine con Bambino e s. Giovanni Battista, Schwerin, Staatliches Museum). Scrissero anche una Storia della pittura in ...
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Pittore (Roma 1815 - Madrid 1894), figlio di José de Madrazo y Agudo. Dal 1842 a Madrid, fu prof. e direttore dell'accademia, poi direttore del museo del Prado. Noto soprattutto come ritrattista, entrò [...] in contatto con Ingres in occasione del suo primo soggiorno a Parigi (1833); a Roma (1840-42) conobbe i Nazareni. ...
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Pittore (Heidelberg 1795 - Roma 1818). Esponente della pittura di paesaggio romantica, studiò a Darmstadt e a Monaco. Tra le sue prime opere, acquerelli di soggetto storico-mitologico e vedute, basate [...] diretta osservazione della natura (raccolta Album del Neckar, 1814). A Roma dal 1816, fu in contatto con il gruppo dei Nazareni e frequentò lo studio di J. A. Kock. Sono di questo periodo: Le cascate di Tivoli, 1817; Paesaggio presso Roccacanterano ...
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Famiglia di artisti polacchi (sec. 19º), il più noto dei quali fu Wojciech Korneli (Cracovia 1800 - Varsavia 1875), allievo dell'Accademia di San Luca a Roma e di quella di Venezia, amico di B. Thorvaldsen [...] e A. Mickiewicz. Professore poi alla scuola di belle arti di Cracovia, dipinse ritratti e soggetti religiosi alla maniera dei Nazareni. ...
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Pittore e incisore (Dresda 1803 - Loschwitz, Dresda, 1884). Allievo del padre Karl August (1770-1848), incisore e paesaggista, insegnante all'accademia di Dresda (1814-34); R. viaggiò in Germania e in [...] , come disegnatore al seguito di un principe russo, poi soggiornò (1823-26) in Italia e a Roma fu in contatto con i Nazareni, ma soprattutto con J. A. Koch. Insegnò disegno alla manifattura di porcellane di Meissen e dal 1834 all'accademia di Dresda ...
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Pittore, nato il 26 marzo 1794 a Lipsia, morto il 24 maggio 1872 a Dresda. Fu scolaro, dal 1811, nell'accademia di Vienna; e di questo periodo è l'Elemosina di San Rocco (Lipsia, museo). Nel 1817 andò [...] a Roma, dove aderì al gruppo di pittori tedeschi dei nazareni. Testimonianza significativa ne è l'Annunciazione del 1820 nella Galleria nazionale di Berlino. Del 1819-1827 sono circa 100 studî di paesaggi, del 1820-1826 gli affreschi rappresentanti ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...