Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] si enumerano una serie di prigionieri catturati dopo la vittoria del 260 sull’imperatore Valeriano, e si vanta la sottomissione di nazareni e cristiani.
Alla luce di numerosi indizi, non è da escludere che al tempo di Gregorio vi fossero già dei ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] e in Germania, a decorazioni a secco, lasciando un diario ricco di nozioni tecniche.
Nell'Ottocento la scuola dei Nazareni (v.) rimise in onore la pittura murale, a imitazione di quella italiana del Tre e Quattrocento. Cornelius stesso affrescò ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] Afro, 1978, ecc.) oppure ad artisti e movimenti dell'Ottocento fino ad allora ingiustamente poco valorizzati (V. Camuccini, 1978; I Nazareni, 1981; T. Minardi, 1982). Anche più recentemente si sono avute alcune mostre di grande importanza (per es. B ...
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RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] quello del ritratto neoclassico, cui si collegano, sia pure correggendolo con ricerche di severità lineari dureriane e holbeiniane, i nazareni; l'influenza dell'impressionismo francese, cui si richiamano A. Feuerbach e H. v. Marées, A. von Menzel e ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] ) Kartir a Naqš-i-Rustam, è segno che i cristiani sono considerati pericolosi. Nell’iscrizione si parla di «nazareni e cristiani»: i primi, secondo Sebastian Brock, potrebbero essere cristiani di origine iraniana, mentre i secondi cristiani deportati ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] Brown (1821-1892) nel primo periodo della sua attività subì l'influenza del preraffaellismo, ma anche quella dei Nazareni tedeschi, Cornelius e Overbeck. rivelandosi grande bozzettista e disegnatore di vero genio.
Dal Rossetti deriva Edward Burne ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] verso il sud ne offrono una riprova. Nell'Algeria meridionale e nel Marocco occidentale si racconta anche di insediamenti di Nazareni (Cristiani) e si menzionano anche i Giudei nell'antichità come i fondatori della cultura delle oasi (Tuat); una "età ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...