In senso assoluto: equivale ad abolizione di ogni armamento bellico; in senso relativo, a riduzione o limitazione degli armamenti. Concepito per il passato da un punto di vista esclusivamente unilaterale, [...] , entro il 1936, le 175.000 tonnellate dinavidilinea stabilite a Washington, accettando di non completare rispettivamente più di due unità di stazza e armamento inferiori al limite già consentito, e cioè due navi da 34.000 tonn. con cannoni da 305 ...
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INCROCIATORE (fr. croiseur; sp. crucero; ted. Kreuzer; ingl. cruiser)
Nave militare derivata dalla corvetta (v.), primamente impiegata durante la guerra di secessione americana, specie allo scopo di danneggiare [...] , erano meno vulnerabili dei leggieri, di maggior mole, di minor velocità, e avevano un ponte di protezione che ne aumentava la sicurezza. Gl'incrociatori corazzati si avvicinano di più alle navidilinea (incrociatori da battaglia), differendone per ...
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STURDEE, Sir Frederick Charles Doveton
Angelo Ginocchietti
Ammiraglio britannico, nato a Charlton (Kent) il 9 giugno 1859, morto a Camberley (Farnborough) il 7 maggio 1925. Dopo avere percorso brillantemente [...] i gradi di ufficiale inferiore e superiore venne promosso contrammiraglio nel 1910 ed ebbe il comando della 2ª XIV, p. 749). L'ammiraglio St. prese parte anche alla battaglia dello Jütland (v.) al comando della 4ª divisione dinavidilinea. ...
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Ingegnere navale, nato a Torino il 7 giugno 1854, morto a Roma il 19 dicembre 1913. Laureato ingegnere civile nel 1877, entrò subito dopo nel corpo del genio navale, e seguì gli studî presso la Scuola [...] dinavi corazzate piccole e veloci, che vennero poi impostate fra il 1901 e il 1903 (Regina Elena, Vittorio Emanuele, Roma e Napoli) e costituirono una classe assai ammirata ai suoi tempi come fusione dell'incrociatore corazzato con la nave dilinea ...
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Commercio e marina
Massimo Costantini
Il Mediterraneo all’inizio del XVIII secolo
L’ultimo secolo di vita della Serenissima, considerata nel suo aspetto storicamente più significativo, vale a dire dal [...] riguarda l’Armata.
Ma non bastava aggiungere navidilinea alla flotta mercantile: occorreva disporre di capitani e piloti in grado di condurle sulle rotte di Ponente, lontano dai tanti punti di riferimento costieri o insulari dell’Adriatico, dello ...
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Armamenti
Bernard Burrows e Tom Goff
di Bernard Burrows e Tom Goff
Armamenti
sommario: 1. Armamenti ed evoluzione della guerra totale. 2. Armamenti e società: effetti politici ed economici. 3. Armamenti [...] . Fu raggiunto un accordo sul numero dinavidilinea consentito a ciascuna potenza (e si mandò alla demolizione un certo numero dinavi da battaglia antiquate), ma non sul numero di incrociatori, cacciatorpediniere e sommergibili. La Conferenza ...
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BERNOTTI, Romeo
Walter Polastro
Nacque a Marciana Marina (nell'isola d'Elba) il 24 febbr. 1877 da Pietro e Giovanna Sardi. Affascinato dai racconti del nonno materno, capitano di un brigantino, e attirato [...] navale per gli ufficiali del corso complementare, Livorno 1908). Partecipò ad un concorso, bandito dalla Rivista marittima, sui requisiti necessari per le nuove navidilinea (in Inghilterra era stata varata la "Dreadnought") e sui nuovi cAteri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento perfeziona le tecniche e le istituzioni militari che si sono sviluppate [...] dei suoi conflitti con l’Inghilterra, ma persegue comunque con determinazione l’obiettivo di colmare lo svantaggio rispetto ai rivali d’oltremanica. Nel 1780 essa conta 81 navidilinea contro le 141 inglesi. Tra gli altri Stati europei solo l’Olanda ...
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FARAVELLI, Luigi
Walter Polastro
Nacque a Stradella (Pavia) il 29 ott. 1852, da Carlo e Antonia Depetrio. Nel 1866 entrò come allievo nella marina militare e ne uscì cinque anni dopo con il grado di [...] , in Rivista militare, XVII (1961), luglio-agosto, pp. 1411, 1416; Ufficio storico della Marina militare, Le navidilinea italiane, a cura di G. Giorgerini-A. Nani, Roma 1969, p. 236; F. Malgeri, La guerra libica (1911-1912), Roma 1970, pp. 393 ...
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FAÀ DI BRUNO, Emilio
Walter Polastro
Nacque ad Alessandria il 7 marzo 1820 da Lodovico, marchese di Bruno, e Carolina Sappa de' Milanesi. Fratello di Giuseppe (sacerdote e missionario) e Francesco (professore [...] , pp. 422, 425, 440 s., 445, 513, 588, 602; Ufficio storico della marina mìlitare, Le navidilinea italiane, Roma 1969, p. 103; G. Colliva, Uomini e navi nella storia della marina militare italiana, Milano 1972, p. 35; Ufficio storico della Marina ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza nonché...
stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, modo di stare, spec. nella locuz. s. eretta,...