La parte inferiore di una cosa o di qualunque cavità, o anche la parte più lontana rispetto all’osservazione.
Anatomia
La parte emisferica o terminale di un organo cavo o di altra formazione ricurva. [...] . Nella costruzione navale è la struttura, oggi comune, del fondo degli scafi metallici (salvo che si tratti di navicisterna), costituita da un fasciame stagno interno disposto quasi parallelamente a quello esterno, in modo da formare con esso una ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] minimo di viscosità in corrispondenza di 155-160 °C. Per trasporti a più grande distanza si usano anche autocisterne o navicisterna con serbatoi riscaldati, dove lo z. viene introdotto allo stato fuso, in partenza, e così viene estratto all’arrivo ...
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Geologia
In sedimentologia, deposito formato da particelle finissime, inorganiche e organiche, impregnato di acqua, formatosi essenzialmente mediante un processo di decantazione.
Tipi di fanghi
I f. sono [...] reattivi (cemento, calce ecc.) che danno luogo alla solidificazione dei f. e alla immobilizzazione dentro alla matrice solida dei componenti tossici. Lo smaltimento a mare avviene a mezzo di condotte sottomarine o mediante speciali navicisterna. ...
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nave
s. f. [lat. navis, affine al gr. ναῦς]. – 1. a. Nome generico delle costruzioni di una certa grandezza e capacità, munite di adeguati sistemi di propulsione, adibite al trasporto per acqua di persone e merci (o anche ad azioni belliche)...