Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] a Riom la chiesa di Marthuret fu ricostruita dall'inizio del sec. 14°, mentre nel 15° vennero aggiunte alcune cappelle alla navata romanica della chiesa di Saint-Amable; la chiesa di Saint-Jean ad Ambert data agli anni 1471-1518; a Billom si fecero ...
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AKSUM
A. Davico
Città dell'Etiopia, di grande importanza per la storia politica e religiosa di quel paese, considerata come la città santa e "madre delle città" d'Abissinia.
Situata nel Tigrè, A. sorge [...] 1655 la chiesa odierna, più piccola dell'antica, a pianta rettangolare (m 38,60 × 15,6o), con il corpo diviso in tre navate da quattro pilastri e preceduta da un portico. Sino a tempi recenti venivano incoronati in essa, con solenne cerimonia, i re d ...
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el BAGAWAT
H. Torp
El B. è la necropoli dell'antica città di Kharga, nell'oasi el-Kharga nel Deserto Libico, di una certa importanza perché situata sulla pista carovaniera fra Assiout ed il Sudan. La [...] della necropoli si alza una chiesa sepolcrale, attribuita al V sec., con la classica forma copta chiusa, a tre navate con gallerie e senza abside. Essa è insolitamente circondata da un periptero di colonne murate, in origine probabilmente portanti ...
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SESSA AURUNCA (Suessa Aurunca) (v. vol. vii, pag. 548)
N. Valenza
Cittadina della Campania nel cui territorio le prime testimonianze di vita risalgono alla fine dell'VIII sec. a. C.; alcune tombe infatti, [...] numerosi decumani perpendicolari, che a N formano tuttora un sistema per strigas.
Notevoli sono i resti di un criptoportico a due navate, che risale alla tarda età repubblicana. Esso occupa una terrazza a occidente del Foro; ha una pianta a H, con il ...
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Ager
F. Fité
Cittadina dei Prepirenei catalani, nella regione di Noguera, a km. 60 da Lérida (Lleida). Conserva importanti testimonianze della romanizzazione, tra le quali è da ricordare un sarcofago [...] -1918, III, p. 429).
Per l'uso di colonne addossate e di volte a botte rinforzate da archi trasversi nelle tre navate, così come per il programma decorativo sviluppato, l'edificio si propone già come esempio di uno stile di transizione (Yarza, 1980 ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] introdussero elementi di grande novità come, pur se nelle sole navate laterali, le arcate su colonne - qui forse per la si tratta della cripta a colonne o, se si vuole, a tre navate che doveva accogliere a quanto sembra le reliquie di S. Cirilla o ...
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NOLI
A. Frondoni
(Neapolis, Naboli nei docc. medievali)
Cittadina della Liguria, situata sulla riviera di Ponente (prov. Savona), N. conserva in gran parte intatto uno dei centri storici medievali più [...] entro la cinta muraria, la chiesa di S. Pietro, situata sulla piazza centrale della città, è di impianto a tre navate; datata al sec. 12° da Lamboglia (1970) - ma in genere ascritta, come fondazione, al secolo successivo -, presenta all'interno vari ...
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KARLI
G. Scaglia *
Località nelle montagne dell'India occidentale, ove si trova il più importante fra i templi rupestri del periodo Shunga-Āndhra (185 a. C.-50 d. C.). Come tanti altri monumenti buddisti, [...] fuori dalla pietra che li imprigiona. Il luogo più sacro dell'interno è costituito dallo stūpa all'estremità della navata. Unico esempio in questa regione dell'India, questo stūpa è rialzato sopra un basamento circolare, come avviene in un ...
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L'Asia islamica. Iraq
Simona Artusi
Barbara Finster
Francesca Leoni
Jürgen Schmidt
Iraq
di Simona Artusi
In età protoislamica il nome Iraq (di origine mediopersiana) si riferiva solo alla regione [...] una sala per la preghiera (larga oltre 100 m) con corte antistante. Colonne di marmo reimpiegate da al-Hira formavano navate coperte da tetti a spioventi; diversi erano gli ingressi. Secondo alcuni autori Mughira ibn Shuba (661-670) ampliò la moschea ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] inventivo, come nel duomo di Orvieto, oppure al di sopra di edifici voltati (ben documentata ora l'orditura del t. sopra le navate di S. Maria del Fiore; Rocchi, 1988). Di particolare interesse è la compresenza di parti voltate e di capriate in vista ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
iconostasi
iconostàṡi (meno com. iconòstaṡi) s. f. [comp. del gr. εἰκών -όνος «immagine» e στάσις «collocamento»; cfr. gr. tardo εἰκονοστάσιον]. – In alcune antiche basiliche cristiane, struttura divisoria interposta fra il coro e le navate,...