AGOSTINI, Paolo
Silvana Simonetti
Nacque a Vallerano (Viterbo) circa il 1583. All'età di otto anni intraprese gli studi musicali nella scuola dei "Pueri cantores" a Roma, in S. Luigi de' Francesi, diretta [...] peste a Roma il 3 ott. 1629.
Fu sepolto nella chiesa di S. Michele in Borgo, nella parete della navata destra, dove è collocata ancora la lapide.
Nella sua vasta produzione, parzialmente edita, l'artificiosità barocca del contrappunto, caratteristica ...
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FERRERI, Andrea
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Milano il 23 febbr. 1673 da Antonio e Isabella Gnoli. Probabilmente nello stesso anno la famiglia si trasferì a Bologna, dove successivamente il [...] scultoree dei cantiere della cattedrale. A Giuseppe si devono le statue dei santi Eligio e Andronico e Andrea Avellino nella navata destra e quelle dei santi Ignazio, Giovanni Battista, Antonio Abate, Pio V, Romano, Severo e del Beato Benedetto XI ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] sinistro del transetto due Storie di s. Luigi Gonzaga e personaggi biblici, e la Crocifissione nella terza cappella della navata destra. Altre sue opere pittoriche, ricordate dalle fonti come esistenti a Roma, sono disperse (suoi affreschi erano nel ...
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BONAZZA, Giovanni
Hugh Honour
Nacque nel 1654 probabilmente a Venezia: è il fondatore di una delle più importanti famiglie di scultori operosi nel Veneto nella prima metà del sec. XVIII. Sembra abbia [...] la scuola del Santo (1715), a statue per il nuovo
organo (1718, distrutte) e al busto di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, nella navata (1727; Bresciani Alvarez, 1964, pp. 37 docc. 4, 5, 6; 40 doc. 16).
Affermatosi come lo scultore più importante che ...
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CESTARO, Giacomo (Iacopo)
Renato Ruotolo
Nacque nel 1718 a Bagnoli Irpino (Avellino; cfr. De Rogatis, Sanduzzi); nel 1743 era ancora un pittore sconosciuto se De Dominici non lo cita nelle sue Vite dei [...] presenta Nataniele a Gesù,S. Giacomo che presiede il concilio di Gerusalemme e Cristo e la Samaritana nella volta della navata (due bozzetti nel museo Duca di Martina a Napoli; ill. in Soprintendenza alle gallerie per la Campania, Acquisizioni 1960 ...
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BARELLI, Agostino
Adriano Peroni
Nato a Bologna nel 1627 da Giovan Battista, capomastro, fu architetto, particolarmente al servizio dell'Ordine dei teatini, del quale faceva parte il fratello Pellegrino, [...] sviluppato anche nella chiesa dei teatini, nelle cappelle laterali, tutte fra loro intercomunicanti, mentre lo schema generale della grande navata con volta a botte attraversata da archi trasversi si ispira a S. Andrea della Valle a Roma; ma accenti ...
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CAPEZZUOLI (in Inghilterra, Capitsoldi), Giovanni Battista
Hugh Honour
Nacque in data imprecisata probabilmente a Firenze, dove era attivo come scultore nel 1755. In questo anno, insieme con il pittore [...] colà chiamato da M. Giuseppe Vitthon Inglese". Secondo la stessa fonte, al C. erano state commissionate le statue degli Apostoli per la navata della stessa chiesa; ma esse non furono mai eseguite.
Nel 1776 il C., insieme con F. Harwood e I. Spinazzi ...
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BARTOLINI (Bortoloni, Bartolani), Matteo, detto Matteo da Castello
Renata Battaglini Di Stasio
Nacque a Città di Castello intorno al 1530.
Il cognome Bartolini, che risulta dagli annali comunali di [...] questa seconda molto probabilmente è la pianta conservata alla Biblioteca Vallicelliana). La costruzione, che già comprendeva l'attuale navata centrale con le cappelle, proseguì, sotto la direzione del B., fino al 23 febbr. 1577, data di celebrazione ...
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CADIOLI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Nato nel 1710 a Mantova, fu una delle personalità promotrici della cultura mantovana settecentesca, nel clima di iniziative favorite dal riformismo asburgico. [...] degli Ippoliti. Del 1756 sono le pitture della chiesa mantovana di Ognissanti (affreschi nel catino absidale e nella volta della navata; due tele ad olio) e della parrocchiale di Stradella (due tele datate). Nel 1758 collabora con varie tele alla ...
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BARIGIONI, Filippo
Renata Battaglini Di Stasio
Nacque a Roma, almeno intorno al 1680 dato che, come pare probabile dall'esame delle sue opere e come risulta da numerose testimonianze, fu allievo di [...] colonne di mattoni impellicciate di diaspro in sostituzione di quelle antiche di granito a fianco dei pilastri nella navata centrale indicano un ritorno all'esuberanza decorativa della cappella in S. Andrea delle Fratte. L'opera più rappresentativa ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...