FRANCISCI, Giuseppe
Silvana Toppetti
Nacque a Todi il 2 febbr. 1817 da Francesco, conte di Baschi, e da Costanza Piccini; primo maschio di quattro fratelli, ereditò il titolo nobiliare.
Dopo aver studiato [...] e dal pittore todino E. Fattorini. Infine egli impostò l'impalcatura e realizzò la vetrata per una finestra della navata centrale con S. Paolo, presentata all'Esposizione provinciale di Perugia del 1858 (catal., p. 65), oggi però scomparsa.
Agli ...
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FORTINI, Giovacchino
Mara Visonà
Nacque a Settignano presso Firenze il 20 ott. 1670 da Pier Maria e da Margherita Tortoli.
Fratello maggiore di Benedetto, il F. apparteneva a una famiglia che contava [...] honorum fino a ricoprire le cariche di maestro e di provveditore. Sempre nello stesso anno partecipò alla decorazione plastica della navata dei Ss. Michele e Gaetano con la statua di S. Matteo che sovrasta il bassorilievo, pure del F., col Martirio ...
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PELLEGRINO da Sessa
Stefano D'Ovidio
PELLEGRINO (Peregrino) da Sessa. – Non sono noti né luogo e data di nascita, né i nomi dei genitori di questo scultore, attivo nell’Italia meridionale nella seconda [...] anche la Predica di Giona a Ninive e due Pavoni che si abbeverano a un kantharos. I rilievi, ora murati nella navata destra della cattedrale, rivestivano la rampa e il parapetto della scala di accesso all’ambone, demolita nel 1756 (Di Lella, 1904 ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] 'architetto Andrea Gigante (D'Arpa, 1989, p. 84). Inoltre, tra il 1763 e il 1765 ornò di stucchi la volta della navata della chiesa del noviziato dei gesuiti, o di S. Stanislao, in collaborazione con Vittorio Perez (Garstang, 1990, p. 213). Nel 1793 ...
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GIARRÈ (Giarré), Pietro
Susanne Adine Meyer
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita del G., la cui formazione si svolse probabilmente nella bottega di Filippo Giarrè (attivo a Firenze fin [...] nella decorazione della chiesa di S. Maria a Settignano, dove dipinse, fra le altre cose, finte architetture sulla volta della navata centrale (Moreni). Non si sa, però, se esistessero legami di parentela tra il G. e questi artisti. In base a ...
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AVELLINO, Onofrio
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli probabilmente nel 1674. Il Roviglione (1733) e il De Dominici (1742-44) concordano nel riferire che l'A. fu, in un primo tempo, allievo di Luca Giordano [...] di F. Solimena e - sempre secondo il De Dominici - dipinse la Madonna in gloria con angeli e santi per la volta della navata della chiesa del Carmine a Sorrento, la Madonna con i ss. Ciro e Giovanni per la parrocchiale di S. Ciro a Vico Equense ...
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GAGLIARDI, Filippo (Filippo Bizzarro, Filippo delle Prospettive)
Grazia Gerone
Figlio di Andrea, nacque a Roma tra il 1606 e il 1608, come si deduce dagli Stati delle anime della parrocchia di S. Maria [...] e di un ampio scalone d'accesso. In particolare, tra il 1649 e il 1652, il G. eseguì ad affresco le finte prospettive accanto alle finestre nella navata centrale e le due vedute dell'Interno di S. Pietro in Vaticano e di S. Giovanni in Laterano nella ...
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FAIELLA (Faella), Pasquale (Pascale)
Vincenzo Rizzo
Forse figlio di Francesco o suo stretto congiunto (fratello?), è documentato a Napoli come maestro stuccatore dal 1749 al 1763.
Nel novembre 1749 [...] dell'architetto Niccolò Tagliacozzi Canale. Il F. partecipò agli stucchi della cupola, della tribuna e della navata (Borrelli, 1979), collaborando così alla trasformazione decorativa della chiesa, che veniva totalmente ricoperta di marmi preziosi ...
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BERRETTONI, Niccolò
Anna Maria Damigella
Nacque a Macerata Feltria il 14 dic. 1637. Fanciullo, frequentò a Pesaro la scuola di S. Cantarini; alla morte del maestro, si trasferì a Roma, nello studio [...] alterarsi, se, come narra il Pascoli, quando, nel 1680, fu sul punto di avere la commissione dell'affresco del soffitto della navata di S. Silvestro in Capite, il Maratti, temendo di venire superato in fama dall'allievo, fece ìn modo, con una oscura ...
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CETTI (Ceti), Pietro Antonio
Gaetano Panazza
Dalle notizie autobiografiche posteriori al 1784 inviate a M. Oretti e degne di fede, almeno parzialmente, si sa solo che era capomastro-architetto e figlio [...] il presbiterio con cupoletta a vela di forma ellittica e l'abside adorna di lesene, addossando la nuova costruzione alla vecchia navata; la parrocchiale di Coccaglio, dove successe ad A. Corbellini che l'aveva iniziata nel 1737 e al figlio di questo ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...