FOLCHI, Ferdinando
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 2 maggio 1822, secondo dei tre figli di Francesco e di Maria Teresa Buoninsegni. Il padre era impiegato regio con le mansioni di staffiere. Il [...] ); a S. Martino a Scopeto, oltre la pala d'altare La Vergine del Carmine (1857), cinque affreschi sulle pareti della navata e del coro riproducenti le Storie di s. Martino vescovo di Tours (1869); nel refettorio del convento di S. Giovanni Battista ...
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MAGNANI, Giovanni Battista
Maria Cristina Loi
Nacque a Parma il 21 sett. 1571, figlio dello scalpellino Nicostrato e di Barbara Bajardi.
La sua attività professionale, documentata a partire dai primissimi [...] .
Il progetto fu affidato al M., che ripropose la tipologia a loggia del preesistente edificio, cui aggiunse una terza navata. La posa della prima pietra avvenne nel 1627. I lavori procedettero speditamente, ma furono rallentati dalla peste del 1630 ...
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MANLIO (Maglione), Ferdinando (Ferrante)
Emilia Capparelli
Non si conosce la data di nascita di questo architetto e urbanista napoletano documentato a partire dal 1537, legato alle più importanti realizzazioni [...] avrebbe utilizzato nella chiesa di S. Maria degli Angeli (1600-10) a Pizzofalcone la successione delle cupolette sulle navate laterali; mentre nella chiesa di S. Maria della Sapienza (consacrata non ancora ultimata nel 1641) sarebbe stato ripreso ...
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GOTTARDI, Angelo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 20 giugno 1826 da Giovan Battista e da Angela Bertoldi. Entrato nel seminario vescovile di Verona nel 1839, prese gli ordini nel 1850. Intorno al [...] chiesa di Tregnago appare, sotto l'aspetto decorativo, la versione "povera".
Lo stile neogotico - già preannunciato nel verticalismo della navata centrale e delle guglie a edicola di S. Maria Assunta a Tregnago - divenne il naturale approdo, per il G ...
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CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] all'agosto i 609 si dedicò a una delle sue imprese più importanti: la decorazione a fresco dell'abside, cupola e navata della Madonna dei Monti (documenti, in Poensgen, p. 97; Tiberia, p. 184; disegni nel Kunstmuseum di Düsseldorf, FP 3918, e nella ...
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COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] a Faenza. Nel 1847, a Faenza, collaborò alla decorazione plastica della chiesa dell'Osservanza (un S. Giovanni della Croce nella navata) e a quella della chiesa del monastero di S. Umiltà. Nel 1869 partecipò al vasto piano di risanamento del teatro ...
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CONTI, Giovanni Maria, detto della Camera
Michele Cordaro
Nacque a Parma l'11marzo 1614 (Pelicelli, in Thieme-Becker, ma non è indicata la fonte dell'informazione). Tradizionalmente è detto figlio del [...] del santo e dell'Infanzia di Cristo. Episodi della Vita di s. Giuseppe si ritrovano rappresentati ancora nella navata principale dipinta nel 1638. La vastità del ciclo decorativo comportò sicuramente la partecipazione di molti aiuti e collaboratori ...
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DELLA TORRE, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Nacque da Giacomo e da Dorotea Trivulzio, molto probabilmente in Friuli, dove risedeva il ramo di Valsassina della famiglia (Litta). Abbandonata la regione [...] , un'altra del 1725 ricorda i restauri a cui fu sottoposta in quell'anno la tomba, allora situata nell'ultima cappella della navata destra della chiesa; dopo i restauri compiuti negli anni '30 di questo secolo in S. Maria delle Grazie, la tomba e le ...
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GIACOMO da Campli
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore originario di Campli, presso Teramo, documentato dal 1461 al 1479.
Il 24 luglio 1461 il Consiglio comunale di Ripatransone [...] raffiguranti la Dormitio Virginis e altre scene, cui si associano la Natività e l'Adorazione dei magi, datate 1459, nella navata sinistra. Altre opere - secondo le proposte di Calzini (1908), di Carli (1942) e di altri, tendenti a rintracciare in ...
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CELEGA (Zelega), Iacopo (Giacomo)
Lionello Puppi
Figlio di Pier Paolo e imparentato (ma non ci è noto in qual grado) con Antonio Celega, appare in un documento del 1425 che lo attesta implicato in qualità [...] ed elegante della tipologia conventuale del prospetto sia nella scansione severa e solenne dello spazio dell'unica, interna navata, pur rivelandone esplicitamente la genesi nella cultura e nelle attitudini gotiche del padre del C., Pier Paolo.
Fonti ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...