MALINCONICO, Andrea
Luca Bortolotti
Nacque a Napoli il 3 giugno 1635, figlio di Aniello e di Isabella d'Apice, e fu battezzato con il nome di Domenico Andrea presso la parrocchia della Carità, ora di [...] mano in S. Giuseppe dei Ruffi e soprattutto in S. Francesco delle Monache, presso S. Chiara (ove dovevano trovarsi, nella navata e nella tribuna, almeno undici dipinti del M., dei quali viene accuratamente descritto il soggetto: p. 293) e in S. Maria ...
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BERNABEI, Pier Antonio
Teresa Ferratini
Figlio di Giacomo Antonio e di Antonia Ambanelli, nacque a Parma il 13 maggio 1567; nelle citazioni più antiche è detto "Della Casa" o "Maccabeo ". Fu negli anni [...] il contratto per l'esecuzione, in collaborazione con G. M. Conti, degli affreschi nella cupola (Trinità ed Evangelisti) e nella navata (Scene della vita di s. Martino) della parrocchiale di S. Martino ad Arola, presso Parma, che vennero distrutti dal ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] turba il classicismo cromatico oramai orientato sull'erede di Giorgione, dopo che la folata romantica dei pittori della navata centrale del duomo di Cremona aveva spazzato via le nostalgie quattrocentesche superstiti ancora negli affreschi paterni. L ...
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CREMONA (Carmona), Melchiorre (Marchionne, Melchionne)
Rosella Carloni
Lombardo, scalpellino, erroneamente considerato dal Brun come appartenente alla famiglia di Giovan Pietro Cremona, è documentato [...] fonti risulta che il C. fu pure uno dei fornitori di marmo alla Fabbrica lateranense, come altri artisti che operarono nella navata della basilica (ibid., pp. 120, 211). Nel 1599 scolpì i capitelli in marmo con lo stemma di Clemente VIII, posti sulle ...
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JAQUERIO, Giacomo
Simone Baiocco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, figlio di Giovanni, attivo all'inizio del Quattrocento in ambito piemontese.
Poche sono le notizie sul padre [...] e il Cristo con i simboli della Passione. In una delle cappelle della navata sinistra, poi, vi sono Storie della vita della Vergine; mentre lungo la navata opposta si incontrano scene dedicate a s. Biagio. Nell'attuale sacrestia (in origine ...
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PASQUINO da Montepulciano
Francesco Caglioti
Paolo Parmiggiani
PASQUINO da Montepulciano. – Nacque da un Matteo di Francesco, contadino, tra il 1425 e il 1427 (la data si ricava, con oscillazioni, [...] 541).
L’attività di Pasquino per il duomo di Prato continuò nel 1469 con la commessa di un pulpito di marmo nella navata centrale. Il 17 aprile gli «operai» del duomo comprarono i «marmi bianchi» occorrenti, «a la misura che hanno aùto da Pasquino di ...
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GIOVANNI di Corraduccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente originario di Foligno, documentato a partire dal 1404 e fino al 1437.
Citato nelle fonti (Scarpellini, [...] p. 43) aggiunse ancora al corpus proposto da Longhi una Crocifissione e una Dormitio Virginis, affrescati nella cappella in fondo alla navata sinistra della chiesa di S. Francesco a Giano dell'Umbria (Perugia) e un trittico con Madonna col Bambino in ...
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PICCHI, Giorgio
Stefano De Mieri
PICCHI, Giorgio. – Nacque a Casteldurante (Urbania) intorno al 1555 (Moretti, 2005, p. 198) dal maiolicaro Angelo di Giorgio e da Giacoma Venanzi. Fece le prime esperienze [...] la commissione nella chiesa cremonese di S. Pietro al Po degli affreschi del presbiterio e quelli della cupola e della navata, questi ultimi però non eseguiti (Tanzi, 2004-05). L’artista, infatti, per ragioni di salute, rientrò nel luogo d’origine ...
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INGOLI, Matteo
Giorgio Tagliaferro
Figlio di Francesco, nacque a Ravenna tra il 1586 e il 1587, come si ricava dalla biografia di Carlo Ridolfi (1648).
Il 28 febbr. 1612 compare a Venezia come testimone [...] La costruzione, in Per una monografia sulla basilica dei Ss. Giovanni e Paolo, Venezia 1996, p. 63; G. Vio, Le cappelle della navata destra. La cappella del Santo Nome di Dio: dodici sculture lignee di Giovanni Ach e un altare di M. I., ibid., p. 73 ...
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LORENZO da Bologna
Silvia Moretti
Nacque molto probabilmente a Bologna dal muratore Simone che, negli anni Cinquanta del Quattrocento, potrebbe aver lavorato al castello di Rubiera e alla costruzione [...] richiamano forme brunelleschiane.
Tra il 1495 e il 1505 L. intraprese i lavori per la ricostruzione della parte absidale e del soffitto della navata e per il completamento della sacrestia della chiesa del Carmine a Padova. La chiesa presenta una sola ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...