GANTI, Isaia, detto Isaia da Pisa
Carlo La Bella
Non è nota la data di nascita di questo scultore originario di Pisa, figlio di Filippo di Giovanni, marmoraro documentato nella città toscana dal 1414 [...] e la Carità. I marmi scolpiti che decoravano il sepolcro si trovano oggi liberamente assemblati in un tabernacolo nell'estrema navata destra della basilica, a parte i due rilievi con la Prudenza e la Temperanza che furono accorpati al cinquecentesco ...
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BIGARI, Vittorio Maria
Anna Maria Matteucci
Figlio di Giacomo, pittore del quale non è nota l'attività, nacque a Bologna nel 1692. Suo biografo principale è lo Zanotti: in un primo tempo si esercitò [...] Atti, cc. 136, 141) e negli stessi anni ricevette notevolissimi incarichi, quali la decorazione della volta della seconda cappella nella navata a sinistra di S. Petronio con l'Assunta (con l'Orlandi) e delle volte di due sale del palazzo Albergati di ...
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DELLA GRECA, Vincenzo
Tiziana Acciai
Nacque a Palermo il 5 febbr. 1592, da mastro Francesco e da Antonia "La Greca". Il suo nome compare per la prima volta nelle Vite di G. Baglione e dal 1642 non è [...] clima post-tridentino, in cui lo sviluppo spaziale sugli assi longitudinali e trasversali tende ad equilibrarsi. L'unica navata, coperta a volta, è prolungata nel presbiterio e fiancheggiata da due cappelle laterali che si saldano strettamente alla ...
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DARIO (Daria), Giovanni Antonio
Elisabeth Heller-Winter
Mancano notizie sulle origini, sulla data di nascita e sulla formazione di questo architetto e scultore operoso al servizio del principe arcivescovo [...] Salisburgo. I lavori di costruzione dovevano essere per lo più conclusi nel 1679: si tratta di una costruzione a tre navate, con la navata centrale sopraelevata e con quattro campate rettangolari. Attraverso quattro arcate a tutto sesto per lato, la ...
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CASTELLANO, Giuseppe
Mario Rotili
Nato probabilmente prima del 1660 a Napoli, fu qui pittore di una certa notorietà, anche se di lui Bernardo De Dominici (Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, [...] stato di conservazione, era stata letta in passato 1700), e forse di un momento non lontano le tre tele del soffitto della navata mediana della chiesa di Sant'Agnello di Sorrento, raffiguranti l'Ultima Cena, la Trinità e La lavanda dei piedi, e l ...
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BUONVICINO (Bonvicino), Ambrogio
Serenita Papaldo
Figlio di Iacopo, nacque a Milano nel 1552 circa; fu detto anche "Malvicino", forse a causa del suo carattere che, come ricordano i documenti, lo portò [...] spesso venivano tradotte in bronzo ma erano anche in stucco e marmo, restano una Saggezza sul terzo arco a sinistra nella navata centrale, S.Pietro e S.Paolo in bronzo nelle nicchie della Confessione e il bassorilievo (firmato) con la Consegna delle ...
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EULA, Pio
Bruno Signorelli
Nacque, probabilmente a Cuneo, nel 1722 0 1723 da Giovanni Tomaso; non è noto il nome della madre.
Il padre era misuratore ed eseguì parecchi incarichi per il Comune di Cuneo. [...] gesuiti Cuneo, mz. 192 r).
Nel 1755 l'E. diede parere negativo su di un progetto di anonimo per la cupola della navata centrale della chiesa della Confraternita dei Ss. Pietro e Paolo a Mondovì Breo; nel contempo ne presentò uno proprio che non ebbe ...
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BIGOIO, Biagio
Giovanni Lorenzoni
Allo stato attuale delle conoscenze sappiamo che il B., figlio di Bonaventura, originario di Ferrara, svolse la sua attività di costruttore unicamente a Padova, spesso [...] della cupola Pietro Antonio degli Abbati, dal che è legittimo ricavare che l'intervento del B. dovette limitarsi alla navata e non alla zona presbiteriale. Il documento del 1523 testimonia che a tale anno la costruzione dell'edificio era già ...
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BIANCHI, Francesco
Rossana Bossaglia
Attivo in Lombardia nel corso del sec. XVIII, è ricordato dall'antica letteratura quasi esclusivamente come collaboratore di A. M. Ruggeri, pittore di figura. È, [...] duomo di Milano, comprendenti figure e architetture. Dopo il 1739 si pone, secondo il Modorati, l'esecuzione dei teloni per la navata centrale del duomo di Monza; del B. sarebbero il Battesimo di Agilulfo, con il Ruggeri, e l'Ambasciata pontificia a ...
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BASSI, Martino
Adriano Peroni
Nacque a Seregno nel 1542 (secondo altri nel 1548) e si dedicò all'architettura nel 1567 con l'assistenza alla fabbrica di S. Vittore al Corpo in Milano - a cui già aveva [...] la facciata e diresse le decorazioni nel presbiterio. Nel 1573 diresse le trasformazioni di S. Lorenzo a Mortara e progettò la navata frontale e la facciata di S. Maria della Passione a Milano.
Nel 1575 disegnò la ricostruzione della cupola di S ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...