GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] il G. firmava e datava nella medesima chiesa l'Ascensione di Cristo dipinta a fresco nella seconda campata della volta della navata, insieme con il fregio di putti nella trabeazione. All'interno di un ambiente saturo di sperimentazione artistica, il ...
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CORNACCHINI, Agostino
Robert Engass
Figlio di Ludovico e di Lucia Niccolai, nacque a Pescia il 26 ag. 1686 (Faccioli, 1968), ma già quando aveva undici anni si trasferì a Firenze con la famiglia.
Nel [...] continuò a ricevere commissioni importanti. Per S. Pietro eseguì (1724-25) uno dei giganteschi putti che sostengono le acquasantiere della navata, opera "che né pure è piaciuta" (17. Valesio, ibid.), e subito dopo (1725-27) la statua marmorea di Elia ...
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COZZARELLI (Cozzarello), Iacopo (Giacomo)
Maria Pedroli
Figlio di Bartolomeo di Marco, nacque a Siena il 20 nov. 1453. Fu pittore, architetto e scultore, attività quest'ultima che lo rese famoso: "opifex [...] 1505 il Collegio di balia di Siena deliberava l'esecuzione di dodici statue bronzee raffiguranti gli Apostoli per ornare la navata centrale del duomo su modello di Francesco di Giorgio (Romagnoli, IV, cc. 917 s.). Nell'ottobre dello stesso anno il ...
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GARZI, Luigi
Gerardo Casale
Nacque a Pistoia nel 1638; nella città natale frequentò contemporaneamente la scuola di grammatica e quella di disegno, finché decise di dedicarsi esclusivamente a quest'ultima [...] 1671 aveva intanto iniziato a lavorare con l'équipe, coordinata probabilmente da Giacinto Brandi, impegnata nella decorazione pittorica delle navate e del deambulatorio della chiesa di S. Carlo al Corso. Il G. eseguì (entro il 1681) due affreschi: il ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] , si ritiene eseguito dopo il 1450. L'opera si trovava originariamente nella cappella Cavalcanti, nella parete divisoria fra navata e coro, smantellata dal Vasari nel 1566; pertanto l'affresco fu spostato in quell'occasione nella parete meridionale ...
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PIESTRINI, Giovanni Domenico
Rita Randolfi
PIESTRINI (Piastrini, Pistrini, Pestrini), Giovanni Domenico. – Nacque a Pistoia il 4 settembre 1680 da Francesco Maria di origine aretina, pittore e suo primo [...] pontificia, ottenuta grazie all’intermediazione di Fabroni, del S. Ignazio condannato a morte dall’imperatore Traiano, per la navata centrale della basilica di S. Clemente a Roma, di cui esiste un dipinto preparatorio, decisamente più dinamico e ...
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BAGLIONI, Bartolomeo, detto Baccio d'Agnolo
Luciano Berti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1462. Già il padre (Agnolo) esercitava l'arte del legnaiolo, e fu in questo settore che Baccio dapprima si specializzò [...] Esso contemplava una chiesa a croce latina a un'unica nave e ampia tribuna, con tre cappelle per parte affacciate sulla navata e due cappelle sui bracci trasversali. L'esecuzione si restrinse, invece, escludendo i bracci trasversali a una chiesa a un ...
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GISLENI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
Figlio di Paolo, nacque a Roma nel 1600. Il luogo e la data di nascita, riportati da Pascoli (1730-36: ed. critica, 1992, p. 998), primo e unico biografo [...] Martinelli).
La pianta della chiesa rispetta alcune caratteristiche essenziali delle fondazioni carmelitane, tra cui l'impianto a navata unica e l'assenza di cupola. La facciata progettata dal G. prevedeva un impianto tipicamente romano, con ...
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ELEONORA Gonzaga, imperatrice
Almut Bues
Eleonora Anna Maria, figlia di Vincenzo Gonzaga duca di Mantova e Eleonora de' Medici, nacque a Mantova il 23 sett. 1598. Il vescovo di Mantova Francesco Gonzaga [...] Controriforma, sua moglie in questo gli fu vicina.
Due donazioni furono fatte da E. singolarmente. Nel 1627 fece costruire nella navata centrale della chiesa degli agostiniani a Vienna tra le prime tre coppie di colonne una cappella a Maria di Loreto ...
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IACOPO di Cione
Angelo Tartuferi
Pittore fiorentino, nato probabilmente nel terzo decennio del XIV secolo (Kreytenberg, 1996), fu fratello di Andrea, detto l'Orcagna (morto nel 1368), e Nardo (morto [...] , 2000).
Il 10 dic. 1378 I. fu pagato per aver dipinto uno scudo di pietra con il motto "Libertas" posto nella navata del duomo di Firenze; mentre, il 23 luglio 1380 ricevette altri pagamenti per aver dipinto gli stalli del nuovo coro nella quarta ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...