Famiglia di artisti, originarî di Sabbioneta, attivi a Cremona nei secc. 15º e 16º. Si distinsero: Andrea, che dipinse tra l'altro (1470), insieme al fratello Galeazzo I, una Madonna ad affresco nel santuario [...] , autore dell'Adorazione dei Magi in S. Agostino (1557 circa), Giovanni Paolo, che completò (1575) il soffitto della navata principale del duomo; Giuseppe, autore di una Madonna nel coro del duomo; Pietro Martire I, pittore e architetto (Chiesa ...
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Città della Francia, capoluogo di cantone, circondario di Digione, dipartimento della Côte d'Or; è situata sulla Saône, a 190 m. s. m., ed è stazione della ferrovia Parigi-Lione-Mediterraneo. Nel 1926 [...] è la chiesa di Notre-Dame; essa conserva una torre laterale del principio del sec. XII, mentre il coro e la navata risalgono, per la parte principale, al XIII. La galleria che gira all'interno, passando dietro i pilastri, e le trifore sormontate ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] sec. 7° con nuova dedica di un'originaria basilica intitolata alla Vergine nell'area dell'antico foro. Con un impianto a tre navate concluse da absidi, di cui la centrale poligonale, S. Eufemia era in asse con il battistero di S. Giovanni in Atrio e ...
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ROMEI, Giuseppe
Maria Cecilia Fabbri
(Giovanni Giuseppe). – Nacque il 23 giugno 1710 a Firenze, nel popolo di S. Maria Novella, da Marco di Giuseppe e da Agata di Jacopo Bolognesi. La fede di battesimo [...] ). Si tratta della tenda d’organo con il Transito di s. Giuliana Falconieri che fronteggia, sul lato sinistro della navata, la Presentazione della Vergine al Tempio dipinta nel 1705 da Puglieschi nella tela di uguali dimensioni che funge da schermo ...
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Vedi ABU MENA dell'anno: 1973 - 1994
ABU MENA (Karm Abu Mena)
H. Torp
Santuario nazionale dell'Egitto cristiano a circa 45 km a SO di Alessandria e mèta di innumerevoli schiere di pellegrùii di ogni [...] . Al posto del transetto fu costruito un nartece con esedre semicircolari laterali a colonne, mentre sull'area della navata (o delle navate) fu eretto un magnifico atrio con, negli assi principali, quattro esedre a colonne, più grandi di quelle del ...
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MOPSUHESTIA
L. Guerrini
C. Bertelli
Città della Cilicia, non lontana da Tarso, che sorgeva al punto in cui il Pyramos (Ceyhan), scavatasi la strada con una stretta gola fra le montagne, usciva in pianura. [...] ritengono che un certo tempo sia intercorso fra l'inizio e il compimento dei mosaici; l'osservazione che il pavimento della navata N, dove si trova il ciclo più straordinario, sia rialzato di un gradino rispetto alla chiesa - per seguire l'andamento ...
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STUDENICA
T. Velmans
Monastero fortificato, ortodosso, situato nella Serbia meridionale, nella regione della Raška, presso la città di Ušče e sul versante del monte Radočelo, dove scorre il fiume omonimo.
Delle [...] re, fu eretta da Milutin (m. nel 1321) nel 1313-1314 e decorata subito dopo. Si tratta di un edificio a navata unica, con un'abside semicircolare, nartece e cupola. Parte della decorazione eseguita in quegli anni si è conservata. La cupola è occupata ...
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Città della Francia (dipartimento dell'Yonne) con 5390 abitanti (1926). Le mura di cinta, di cui ancora rimangono sette torri, seguivano l'orlo dell'altura sulla quale la città fu in origine edificata. [...] 'architetto dal pendio del terreno. Non ha transetto; ma la campata innanzi al coro ha due arcate più alte delle altre. La navata di S. Lazzaro ha vòlte a crociera come la chiesa della Maddalena a Vézelay; l'influsso di Vézelay è notevole anche nei ...
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MAGONZA
L. Speciale
(lat. Mogontiacum; ted. Mainz; Mogontia, Moguntia, Meyntz nei docc. medievali)
Città della Germania, capoluogo della Renania-Palatinato, situata lungo la riva sinistra del Reno, [...] pianta un quadrato. Insolito per una chiesa 'a sala' è il transetto orientale con campata d'incrocio quadrata e coro a navata unica, su una sola campata con terminazione a 5/8. Nella parte occidentale dell'edificio si trova una campata quadrata, come ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] e conclusa da una facciata fiancheggiata da due torri. Non che il tipo a due piani, distribuiti in questo caso su tre navate di tre campate, fosse una novità: era già così la galilea di Romainmôtier e tale poteva essere stata anche quella di Cluny ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...