Bronzista di Sicione, attivo tra il sec. 5º e il 4º a. C., allievo di Naucide, poi seguace della scuola argiva di Policleto. Erano opera di A. alcune statue di navarchi nel monumento eretto per la vittoria [...] di Egospotami (405 a. C.) a Delfi, sulla cui base è stata ritrovata la sua firma, e alcune figure di fanciulli vincitori nelle gare di Olimpia ...
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NAVARCO (ναύαρχος, navarchus)
Paola Zancan
Ufficiale della marina in parecchi stati dell'antica Grecia, più o meno elevato di grado a seconda dei luoghi. Comandante in capo della flotta - ammiraglio, [...] a termine qualche impresa, il comando veniva prolungato; ma, almeno nel sec. V, una legge vietava la rielezione d'un medesimo navarco. La quale legge, se da un lato costituiva una garanzia per lo stato, d'altro lato ne detemminava anche una debolezza ...
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TEISANDROS (Τείσανδρος, Τίσανδρος)
P. Moreno
Scultore greco attivo alla fine del V sec. a. C.
Artista della cerchia di Policleto, collaborò all'erezione del grande donano dedicato dai Lacedemoni a Delfi [...] di Egospotami (405-404 a. C.). Pausania gli attribuisce l'esecuzione in bronzo della maggior parte delle figure dei navarchi che avevano combattuto con Lisandro, in particolare le statue di Arachos spartiate, del beota Eriantes, di Asticrates, dei ...
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Nome di due scultori greci. 1. Figlio di Catillo da Crotone nel Bruzio: Pausania ricorda in Olimpia una sua statua di Apollo in legno di bosso con testa dorata, che la tecnica fa ritenere opera del periodo [...] . 2. P. di Sicione (sec. 5º a. C.), padre di Dedalo e di Naucide minore: secondo Pausania eseguì con Canaco a Delfi dieci statue di navarchi (di cui si sono trovati resti del basamento), dedicate da Sparta per la vittoria di Egospotami (405 a. C.). ...
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PATROCLE (Πατροκλῆς, Patrŏcles)
Carlo Albizzati
Conosciamo due scultori greci di tal nome. Il primo fu Sicionio, padre di Dedalo (v. dedalo di sicione) e di Naucide minore (v.): il nome di quest'ultimo [...] egli avrebbe eseguito, a detta di Pausania (X, 9, 7), che si riferisce a una tradizione del luogo, dieci statue di navarchi per il monumento della vittoria di Egospotami del 405 a. C., dedicato dagli Spartani a Delfi come decima del bottino. Tra gli ...
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ALYPOS (῎Αλυπος)
P. Orlandini
Scultore greco di Sicione, scolaro di Naukides di Argo, fratello di Policleto (Paus., vi, 1, 3), A. fu uno dei numerosi artisti della cerchia policletea e la sua attività [...] , vale a dire tre dei condottieri effigiati da Alypos. La statua di Teopompo aveva la base in comune con quella del navarca Aiantides di Mileto che apparteneva a un'altra serie di condottieri, opera di Tisandros. Su questa base comune è incisa anche ...
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(o trierarca) Il comandante di una trireme (τριήρης), che ad Atene e in altre città era tenuto anche al mantenimento della nave e della ciurma. L’ufficio del t. (trierarchia) era perciò una liturgia, [...] Falereo, l’istituzione decadde.
In Roma si chiamarono t. i comandanti di navi minori, con rango inferiore ai navarchi. Nella gerarchia militare erano inferiori ai centurioni delle legioni, e talvolta erano dei liberti; Marco Aurelio li parificò ai ...
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OLUNTE (Όλοῡς)
C. Davaras
Città-stato greca sulla costa NE di Creta, presso la sponda occidentale del golfo di Mirabello, a Ν di Lato, nelle vicinanze del moderno villaggio di Elounda. La città sorgeva [...] di O. è nota esclusivamente da fonti epigrafiche. Nel III sec. a.C. la città appoggiava i Tolemei, tributò onori ai navarchi Patroklos e Kallikrates e sembra abbia partecipato alla sfortunata guerra cremonidea (267-261) contro Antigono Gonata, re di ...
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PISANDRO
Paola Zancan
. Spartano, fratello della moglie del re Agesilao II. Emerse in primo piano, più per l'alta parentela che per meriti personali, quando (l'estate del 395 a. C.) fu elevato dal re [...] con termine che in questo caso sembra esprimere la realtà di fatto piuttosto che la posizione di diritto; in quanto che navarco, secondo la procedura legale e normale, in quell'anno 395-4 dovette essere invece il Chiricrate menzionato in Hell. Oxyrh ...
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Sono i marinai delle armate romane, e il nome vien dato, almeno durante l'impero, tanto ai rematori quanto ai soldati di marina. I Romani, privi com'erano di pratica marinaresca, reclutarono le ciurme [...] abbia denotato il comandante d'una divisione navale (cfr. Gabrici, in Notizie degli scavi, 1909, p. 209 segg.). Navarchi - il primo di ogni armata ha il titolo di navarchus princeps, o navarchus archigybernes, archigubernus o semplicemente princeps ...
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navarco
(o navarca) s. m. [dal lat. navarchus, gr. ναύαρχος, gr. tardo ναυάρχη, comp. di ναῦς «nave» e ἄρχω «comandare» (v. -arca)] (pl. -chi). – Presso gli antichi Greci, il comandante di una flotta.
trierarco
(o trierarca) s. m. [dal gr. τριήραρχος o τριηράρχης (lat. trierarchus o trierarcha), comp. di τριήρης «trireme» e -αρχος o -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – Nell’antica Grecia, comandante di una trireme, che ad Atene e in altre città...