Pittore e incisore belga (Ostenda 1860 - ivi 1949). Ha percorso molte tendenze dell'arte contemporanea (tra cui l'espressionismo), pur senza aderire a nessuna in particolare. Dopo i primi dipinti giovanili, [...] della poetica del maestro: aspri motivi satirici, visioni fantastiche, funambolesche allegorie, ma anche paesaggi e naturemorte di mirabile delicatezza coloristica. Impostata su questa duplice direzione, visionaria e naturalistica, la sua opera si ...
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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo [...] di belle arti di Berlino. P. dipinse di preferenza temi esotici, paesaggi, nudi e naturemorte, che trattò con acre violenza coloristica (Naturamorta, 1912, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Sulla riva, 1920, Düsseldorf, Kunstmuseum der Stadt), e ...
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Pittore (Perpignan 1659 - Parigi 1743) di origine catalana, francesizzò il suo cognome Rigau y Ros in Rigaud. Recatosi (1681) a Parigi dopo essere stato a Montpellier e a Lione, fu accolto nello studio [...] de raison" (J. Parrocel per le scene di battaglia, J.-B. Monnoyer per i fiori, A.-F. Desportes per i paesaggi e le naturemorte). I ritratti di R. sono in genere improntati a una grandiosità di parata, ispirata anche a Rubens e a van Dyck, e hanno ...
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Pittore (Losanna 1865 - Parigi 1925). Si formò a Parigi frequentando l'Académie Julian (1882-1891) e con assidue visite al Louvre. Dal 1890, in contatto con P. Bonnard e É. Vuillard (espose regolarmente [...] (anno in cui assunse la cittadinanza francese) tornò, con rinnovato senso plastico e della luce, alla pittura dipingendo ritratti, naturemorte, paesaggi, nudi in interno e in plein-air. Scrisse tra l'altro il romanzo autobiografico La vie meurtrière ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] temi di carattere sociale o legati alle tradizioni ebraiche, riaffiora nella violenza cromatica l'esperienza fauve e, soprattutto nelle naturemorte, l'arte di P. Cézanne. W. si dedicò anche alla scultura (intorno al 1915 creò le prime sculture ...
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Pittore (Fossombrone 1895 - Saint-Jean-du-Gard, Gard, 1979). Abbandonati gli studî in chimica, nel 1913 si iscrisse all'accademia di belle arti di Bologna dove conobbe O. Licini e G. Morandi. Dal 1920 [...] e monumentali (Il Vizio e la Virtù, 1934, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Dopo un lungo periodo di inattività dovuto a gravi condizioni di salute, nel 1953 T. tornò a dipingere i sui temi preferiti, naturemorte e figure femminili. ...
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Pittore fiammingo (Anversa 1579 - ivi 1657), allievo di P. Bruegel il Giovane nel 1592, è ricordato come "maestro" nel 1602. Nel 1608 venne in Italia, e a Milano fu in contatto con il card. Borromeo. Dal [...] specializzato nella pittura di scene di caccia (La caccia al cervo, Bruxelles, Musées royaux) e di naturemorte nelle quali gli animali, morti o vivi, si mischiano alla frutta, al vasellame e agli oggetti. Soprattutto nelle grandi tele di caccia ...
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Pittore francese (Grenoble 1836 - Buré, Orne, 1906). Fu per qualche tempo, a Parigi, nello studio di G. Courbet; ma soprattutto si formò copiando al Louvre i maestri dei secc. 16º e 17º. Ammirò Manet e [...] , la personalità del modello è interpretata con profonda intimità. Una sensibile osservazione della realtà si ritrova anche nelle naturemorte, mentre un mondo irreale traspare da alcuni dipinti (La notte, 1897, Parigi, museo d'Orsay) e in numerose ...
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Pittore (Parigi 1699 - ivi 1779). Allievo di P.-J. Cazes, lavorò poi con N. Coypel e J.-B. Van Loo. Nel 1728 fu accolto nell'Accademia, come pittore "nel genere degli animali e della frutta". Alle nature [...] morte, che costituiscono la maggior parte della sua produzione, si alternano, dal 1733 al 1755, quadri di figure, privi di azione e di movimento, ma di una toccante armonia nella sommessa luminosità dei colori. Il Salon del 1737 consacrò la sua fama, ...
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Pittore (Galatina, Lecce, 1836 - Napoli 1891). Autodidatta, nel 1855 si stabilì a Napoli dove, attivo come ornamentista, esordì dipingendo alcune naturemorte. In contatto dal 1857 con i gruppi di cospirazione [...] di F. Palizzi e D. Morelli, opere che risentono, nella scelta dei temi, dei suoi ideali politici (Roma o morte, 1863, Lecce, Museo civico) maturando un linguaggio personale caratterizzato da un naturalismo dai toni sobrî e da una visione intimista ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...