Pittore (Vienna 1793 - Hinterbrühl, Baden, 1865). Dipinse ritratti, naturemorte, scene di vita borghese e paesaggi che combinano idilliche atmosfere d'accento romantico a una minuziosa resa naturalistica. [...] Professore (1829-57) all'accademia di Vienna, si oppose ai metodi dell'insegnamento accademico con una serie di scritti polemici (Vorschläge zur Reform der österreichisch-kaiserlichen Akademie der bildenden ...
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Pittore (Anversa 1599 - ivi 1653). Dipinse naturemorte, ma è specialmente noto come animalista (quadri con animali da cortile). Le sue opere, caratterizzate dal colorito scuro, si avvicinano più a quelle [...] di J. Fyt che a quelle di F. Snyders ...
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Pittore belga (Courtrai 1874 - Overijse 1967). Autore di naturemorte, ritratti e paesaggi, ha dato anche disegni per arazzi e vetrate; scrisse The tecnics of painting (1912). ...
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Pittore (Aix-en-Provence 1839 - ivi 1906). Di famiglia agiata, dovette tuttavia superare dure difficoltà per l'incomprensione del padre che ostacolò la sua vocazione; il carattere diffícile e le continue [...] tavolozza in cui dal fitto tessuto dei tocchi emerge una nitida, cristallina struttura di spazio; si vedano le elaboratissime naturemorte, i paesaggi come l'Estaque, La montagne Sainte-Victoire, La maison du pendu, le composizioni come i Joueurs de ...
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Pittore italiano (Bologna 1890 - ivi 1964). Studiò all'accademia di Bologna, dove poi fu professore di incisione (1930-56); cominciò a dipingere nel 1911 e a esporre nel 1914. L'estrema coerenza e il costante [...] tra cose e spazio raggiunta attraverso una meditata struttura tonale (Paesaggio a Guizzano, 1927, Modena, coll. G. Fabbi; Naturamorta, 1936, Bologna, Museo Morandi; Paesaggio, 1944, Roma, Gall. naz. d'arte moderna). Dagli accordi di grigi e di ...
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Pittore e scrittore italiano (Torino 1902 - Roma 1975). Laureato in medicina, fin dal 1923 si dedicò alla pittura frequentando lo studio di F. Casorati. Amico di P. Gobetti e dei fratelli Rosselli, accanto [...] dei Sei e, in netta antitesi al più vieto accademismo del Novecento, elaborò nelle sue opere (ritratti, naturemorte) un acceso e vibrante linguaggio espressionista che rimase costante, seppure piegato a più esplicite istanze realistiche, nella sua ...
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Pittore (Roma 1602 - ivi 1660). Frequentò lo studio del Cavalier d'Arpino e di Jacob de Hase (1575-1634), un fiammingo pittore di battaglie, ma determinante fu il suo incontro con P. van Laer e la cerchia [...] sue opere più originali e significative: il Bagno (Roma, coll. Incisa), la Rivolta di Masaniello (con V. Codazzi; Roma, Gall. Spada). Poco è rimasto della sua attività come pittore di battaglie, naturemorte e soggetti sacri, attestata dalle fonti. ...
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Pittore (Milano 1616 - Bologna 1681). Allievo di D. Crespi, dal 1634 circa si trasferì a Bologna dove fu scolaro di G. Reni, dai cui modi dipendono le opere dipinte per la chiesa di S. Stefano (1637-39). [...] Sassuolo (1650-52). Fu apprezzato ritrattista, attento nell'osservazione e delicato nell'accordo dei colori. Significative sono le sue naturemorte, nelle quali le sue inclinazioni naturalistiche sono unite a una fine sensibilità per la decorazione. ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...