Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] così l’aspetto formale del c., eludendo le implicazioni iconografiche nei temi apparentemente limitati e insignificanti (ritratti, naturemorte ecc.) e il rapporto con il contesto storico. Il complesso intreccio di politica, scienza, estetica che è ...
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Pittore giapponese (Yedo, od. Tokyo, 1760 - ivi 1849). Uno tra i pittori dell'Estremo Oriente più conosciuti e apprezzati in Europa dal tempo dell'impressionismo, si dedicò soprattutto all'incisione in [...] (letteralmente: "cose stampate"), incisioni in legno accompagnate da versi augurali, rappresentanti scene della vita quotidiana o naturemorte. In virtù della convenzione secondo cui un artista assumeva parte del nome del suo maestro, egli si firmò ...
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Famiglia di pittori e incisori fiamminghi: Pieter il Vecchio (n. tra il 1526 e il 1531 probabilmente a Breda - m. Bruxelles 1569), scolaro in Anversa di P. Coeck, poi di H. Cock, intraprese nel 1553 un [...] a Napoli, dove rimase fino alla morte. Subì fortemente l'influsso di Mario de' Fiori, contribuì allo sviluppo della pittura di fiori a Napoli. Un fratello minore di Abraham, Giovanbattista (Anversa 1647 - Roma 1719), fu pittore di naturemorte. ...
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Pseudonimo del pittore e incisore Gaston Duchamp (Damville, Eure, 1875 - Puteaux, Parigi, 1963), fratello di R. Duchamp-Villon e di M. Duchamp. In una prima fase della produzione artistica V. elaborò un [...] nella regione del Tarn dove, proseguendo con coerenza le proprie ricerche, trovò ispirazione anche nella natura e dipinse serie di paesaggi e naturemorte. A partire dal secondo dopoguerra, mentre le sue opere, attraverso le sintesi delle esperienze ...
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Famiglia di artisti cremonesi. Galeazzo, pittore (Cremona forse 1477 - ivi 1536), si formò alla scuola del Bembo e del Boccaccino; opere sue a Cremona (chiesa di S. Abbondio, 1517; S. Agata; Museo civico) [...] 'arte con suo fratello Giulio; dipinse in varie chiese di Cremona e di Milano; si dedicò anche alle naturemorte, alcune delle quali forse passarono in Spagna; fu anche architetto, cosmografo, incisore. Bernardino, pittore (Cremona 1522 - Reggio nell ...
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Pittrice messicana (Coyoacán 1907 - ivi 1954). A partire dal 1925, in seguito a un grave incidente automobilistico che la costrinse a lunghi periodi di immobilità, si dedicò da autodidatta alla pittura. [...] isolata il proprio lavoro, che trovò negli autoritratti di un realismo violento e visionario e nelle desolate, talvolta inquietanti, naturemorte i temi più congeniali (Le due Frida, 1939, Città di Messico, Museo de arte moderno; Viva la Vita, 1954 ...
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Pittore e incisore belga (Ostenda 1860 - ivi 1949). Ha percorso molte tendenze dell'arte contemporanea (tra cui l'espressionismo), pur senza aderire a nessuna in particolare. Dopo i primi dipinti giovanili, [...] della poetica del maestro: aspri motivi satirici, visioni fantastiche, funambolesche allegorie, ma anche paesaggi e naturemorte di mirabile delicatezza coloristica. Impostata su questa duplice direzione, visionaria e naturalistica, la sua opera si ...
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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo [...] di belle arti di Berlino. P. dipinse di preferenza temi esotici, paesaggi, nudi e naturemorte, che trattò con acre violenza coloristica (Naturamorta, 1912, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Sulla riva, 1920, Düsseldorf, Kunstmuseum der Stadt), e ...
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Pittore (Perpignan 1659 - Parigi 1743) di origine catalana, francesizzò il suo cognome Rigau y Ros in Rigaud. Recatosi (1681) a Parigi dopo essere stato a Montpellier e a Lione, fu accolto nello studio [...] de raison" (J. Parrocel per le scene di battaglia, J.-B. Monnoyer per i fiori, A.-F. Desportes per i paesaggi e le naturemorte). I ritratti di R. sono in genere improntati a una grandiosità di parata, ispirata anche a Rubens e a van Dyck, e hanno ...
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Pittore (Losanna 1865 - Parigi 1925). Si formò a Parigi frequentando l'Académie Julian (1882-1891) e con assidue visite al Louvre. Dal 1890, in contatto con P. Bonnard e É. Vuillard (espose regolarmente [...] (anno in cui assunse la cittadinanza francese) tornò, con rinnovato senso plastico e della luce, alla pittura dipingendo ritratti, naturemorte, paesaggi, nudi in interno e in plein-air. Scrisse tra l'altro il romanzo autobiografico La vie meurtrière ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...