immigrato digitale
loc. s.le m. Chi non aveva consuetudine con le tecnologie digitali e ha dovuto impegnarsi per apprenderne l’uso.
• Per [Rupert] Murdoch nemmeno quella di inseguire i giovani sembra [...] e se vogliamo contribuire all’apprendimento dei ragazzi di oggi, che sono natividigitali. (Pietro Greco, Unità, 11 maggio 2014, p. 15, Forum) • In qualità di immigrato digitale mi rendo conto che vi sono alcuni aspetti di tale cultura ai quali ...
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smart-tv
(smart tv), loc. s.le f. Apparecchio televisivo che offre la possibilità di collegarsi alla rete telematica.
• Chi ha appena fatto un trasloco e ha un minimo di familiarità con la tecnologia [...] mi vogliono aiutare, e per quanto la notte tenga tutti i miei dispositivi digitali sul comodino (tranne la smart-tv, che proprio non ci sta), non sarò mai un nativodigitale. (Guido Mocellin, Avvenire, 16 novembre 2016, p. 2, Idee) • La smart tv che ...
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aborigeno digitale
loc. s.le m. Chi non ha consuetudine con le tecnologie digitali e non riesce, se non con enormi difficoltà, a apprenderne l’uso.
• Da anni l’artista [Fabrizio Plessi], che ora vive [...] m. aborigeno e dall’agg. digitale, ricalcando l’espressione ingl. digital aboriginal.
- Già attestato nella Stampa del 15 luglio 2002, Roma, p. 5 (Gianluca Marziani).
> immigrante digitale, immigrato digitale, migrante digitale, nativodigitale. ...
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pornodipendenza
s. f. Impossibilità di fare a meno della visione di materiali pornografici.
• Mario, affetto da pornodipendenza, nel deserto della città agostana scopre l’onda d’urto del sentimento. [...] la pornodipendenza. (Sebastiano Triulzi, Repubblica, 30 settembre 2012, p. 48, Cultura) • La pornodipendenza raccontata da un nativodigitale: Joseph Gordon-Levitt, classe 1981, attore e ora anche regista del divertente e disinibitissimo «Don Jon’s ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] di Bergen ed è caratterizzato da agrifoglio, digitale), subatlantico (si trova nei territori bassi poeta popolare P. Dass, e soprattutto L. Holberg (17°-18° sec.), nativo di Bergen, ma pur sempre il massimo scrittore e letterato nordico di apertura ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] nucleo resistente - il genius loci, ovvero il carattere nativo della c. - corrisponde un insieme di elementi transitori democrazia della rete - che la diffusione degli strumenti digitali rende imminente, estendendo, in maniera impensabile fino a ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] pro loco e il direttore di museo, l'antropologo e il nativo. Ognuno chiede la parola per definire l'identità o lo Bertacchini, E. Bilotta, P. Pantano, Il museo nell'era digitale, Catanzaro 1997.
P. Galluzzi, Nuove tecnologie e funzione culturale ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] sorti sono: {nat,bool}, le operazioni sono {zero,succ,eq} e il loro tipo è:
zero:→nat; succ:nat→nat; eq:nat,nat→bool.
Associando a nat l'insieme dei , in cui sussistono, cioè, componenti digitali e componenti analogiche, richiedono il raffinamento ...
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Informatica umanistica
Giovanni Adamo
Tullio Gregory
Parte introduttiva
di Giovanni Adamo
L'espressione informatica umanistica è stata coniata all'inizio degli anni Novanta sul modello di locuzioni [...] trasposizione dal continuo al discreto, dall'analogico al digitale, processo che ha più volte richiamato altre separazione dei documenti da una parte, facilmente manipolabili nel loro formato nativo, e dei 'motori di ricerca' dall'altra, capaci di ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] nucleo resistente - il genius loci, ovvero il carattere nativo della c. - corrisponde un insieme di elementi transitori democrazia della rete - che la diffusione degli strumenti digitali rende imminente, estendendo, in maniera impensabile fino a ...
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nativo digitale
loc. s.le m. Chi è abituato fin da giovane o giovanissimo a utilizzare le tecnologie digitali, essendo nato nell'era della rete e di internet. ◆ Dai dati del report di ricerca, emergono, infatti, tre tipologie differenti di...
immigrato digitale
loc. s.le m. Chi ha imparato a utilizzare le tecnologie digitali in età adulta. ◆ C'è anche la categoria degli "immigrati digitali": vedono nascere i nuovi media ma non ci sono nati insieme. (Ilaria Fusco, Repubblica, 8...