CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] in Si sbarca a New York, ché per la città americana, dopo la traumatica morte , del poeta, alcuni partiranno, l'annuncio sospirato e sofferto: "Sono tornato a Roma e l'aria nativa sembra mi faccia bene. Nel sanatorio mi trovavo a disagio e sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla fine del XVI secolo l’Europa incontra, per la prima volta, la musica [...] ’Harmonie universelle, pubblica anche una musica originale, ancora americana, ma questa volta del Nord America: una Danse le loro sedi in America e avviano la conversione dei nativi utilizzano in modo intenso e sistematico la musica quale strumento ...
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Polemista politico (Thetford, Norfolk, 1737 - New York 1809). Raggiunta Filadelfia grazie all'interessamento di B. Franklin, dopo un avventuroso passato nella nativa Inghilterra, partecipò alla Rivoluzione [...] 'ispirazione radicale e di combattente nelle file dell'esercito di G. Washington. Common sense (1776), un suo pamphlet in difesa dei diritti americani che precedette di pochi mesi la dichiarazione di indipendenza, e la successiva pubblicazione di The ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] torta con ribes e uva, ma in seguito a influenze americane molti hanno sostituito al roast-beef il tacchino, mentre le 1782-1842), che studiò qualche tempo a Londra e poi nella natia Norwich. Nei suoi primi e già maturi lavori mostrò un disegno ...
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TELEFONO (del gr. τῆλε "lontano" e ϕονή "voce")
Giovanni OGLIETTI
Alberto FORNO
Giuseppe CAPANNA
Filippo SANTUCCI
Attilio Donato GIANNINI
Cenni Storici. - Il 14 febbraio 1876 Alexander Graham Bell, [...] emigrato in America dalla nativa Scozia, depositava una domanda di brevetto per la trasmissione della voce fra due selettore è stato studiato in modo speciale per le grandi reti americane; normalmente è per 5 gruppi di 100 linee di abbonato. ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] , le varie comunità, come quelle degli Indiani delle praterie americane, di varie tribù africane e dei Maori della Nuova Zelanda, ritrovavano nella propria tradizione religiosa nativa le due figure considerate le più significative del m. ebraico ...
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NORMANDIA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Louis GILLET
Regione storica e antica provincia della Francia settentrionale compresa tra la Piccardia a E., la Bretagna a O., la regione [...] tessile cotoniera in seguito alla guerra di secessione americana, perché diede luogo, nella sfera politica, a Michel Anguier, ma sarebbe difficile stabilire ciò che egli deve alla regione nativa se non si conoscesse il suo luogo di nascita e il suo ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] dei codici della letteratura fantastica da parte di N. Gaiman (n. 1960: American gods, 2001; trad. it. 2002), ma è il nome di J. on the fly, 2004; Vermeer's light, 2006). La cultura nativa ha la sua voce più rappresentativa in J. Armstrong (n. 1948 ...
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STEVENSON, Robert Louis
Mario Praz
Romanziere, saggista e poeta, nato a Edimburgo il 13 novembre 1850 e morto nella sua proprietà di Vailima a Upolu, la principale delle isole Samoa, il 3 dicembre 1894 [...] incapace di adattarsi alla rigida atmosîera calvinista della città nativa. Nel 1876 intraprese un giro in canoa in lui un anno critico: in Francia aveva incontrato una signora americana, Mrs. Osbourne, che frequentava gli ambienti artistici di Parigi ...
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ROLLINS, Theodore Walter, detto Sonny
Antonio Lanza
Tenorsassofonista statunitense di jazz, nato a New York il 7 settembre 1930. Dopo i primi studi di piano e di sax contralto, passò al tenore, iniziando [...] parecchi elementi antillesi che gli derivano dalla madre, nativa delle Isole Vergini: si pensi al calypso St. A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975; J. Goldberg, Jazz masters of the Fifties, New ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
latino-americano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente all’America latina: la letteratura latino-americana; il folclore latino-americano. Come sost., abitante o nativo dell’America latina: le caratteristiche somatiche dei latino-americani,...