Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] confronti delle iniziative angloamericane. Nel 2003, dopo l’invasione anglo-americana dell’Iraq, è inviata nel paese, sotto mandato ONU, , dalla quale anzi si può ricavare l’esempio della nativa semplicità di una lingua non modellata sul parlato, ma ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] la manodopera in un sottoproletariato formato da immigrati dall’Europa. Da questa società verticalizzata vennero esclusi i nativiamericani che, tranne alcuni episodi (massacro della colonna del generale Custer a Little Big Horn, 1876) vennero ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] renna, l’alce, la pecora dalle grosse corna, la martora americana, diversi Pinnipedi, l’orso polare, la volpe polare e il originaria del Bengala, e R. Mistry, emigrato in Canada dalla nativa Mumbai. E ancora: N. Ricci, oriundo italiano; N. Bissoondath ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] Camargo (1883-1941) che, nello spazio ristretto della nativa Bogotá, scopre il valore della luce, delle masse Villamizar, ivi 1984; S. Montealegre, Alcuni apporti dell'arte visiva latino-americana a quella europea, in Terzo Occhio, xii (1986), 2 (39), ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] torta con ribes e uva, ma in seguito a influenze americane molti hanno sostituito al roast-beef il tacchino, mentre le 1782-1842), che studiò qualche tempo a Londra e poi nella natia Norwich. Nei suoi primi e già maturi lavori mostrò un disegno ...
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ROLLINS, Theodore Walter, detto Sonny
Antonio Lanza
Tenorsassofonista statunitense di jazz, nato a New York il 7 settembre 1930. Dopo i primi studi di piano e di sax contralto, passò al tenore, iniziando [...] parecchi elementi antillesi che gli derivano dalla madre, nativa delle Isole Vergini: si pensi al calypso St. A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975; J. Goldberg, Jazz masters of the Fifties, New ...
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KRAUS, Alessandro
Eleonora Negri
Nacque il 12 ott. 1853 da Alexander e Maria Carolina Maddalena Papini a Firenze, dove il padre si era stabilito dalla nativa Francoforte sul Meno, dopo aver preso la [...] ), 2, pp. 83-110; A. De Angelis, Dizionario dei musicisti, Roma 1922, pp. 268 s.; Enc. universal ilustrada euro-americana, XXVIII, parte II, Barcelona 1926, p. 3522; Illustriertes Musik-Lexikon, a cura di H. Abert, Stuttgart 1927, p. 249; Riemanns ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
latino-americano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente all’America latina: la letteratura latino-americana; il folclore latino-americano. Come sost., abitante o nativo dell’America latina: le caratteristiche somatiche dei latino-americani,...