PELOSINI, Narciso Feliciano
Rossana Dedola
– Ultimo di cinque fratelli e sorelle, tre dei quali morirono in giovane età, nacque a Fornacette (Pisa) il 9 giugno 1823 da Giuseppe e da Maddalena Franchi. [...] Puccini, cui era legato d'amicizia.
Con lo pseudonimo di Giovan Paolo d’Alfiano, che riprendeva l’antico nome del paese natale, pubblicò la sua opera più famosa, Maestro Domenico (Pisa 1871. Fra le successive edizioni: con una Nota di G. Di Rienzo ...
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ALBERTI DI VILLANOVA, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Nizza dal conte Stefano il 21 sett. 1737. In giovane età abbracciò lo stato ecclesiastico, manifestando viva propensione per gli studi letterari.
Si [...] , gli invase e devastò la casa (e nel saccheggio andò perduta la sua opera sulla diplomazia), obbligandolo a fuggire dalla città natale in Italia. Passò da Nizza a Torino e da Torino a Bologna, dove fu ospite per alcuni mesi presso il cardinal legato ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] per enunciazioni forti (“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, in Canti: «è funesto a chi nasce il dì natale», v. 143).
Si inaugura così una tradizione, ripresa da ➔ Giovanni Pascoli (“Lampo”, in Myricae: «bianca bianca nel tacito tumulto ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] italiana l’epifonema è ingrediente privilegiato in autori come ➔ Ugo Foscolo e ➔ Giacomo Leopardi («è funesto a chi nasce il dì natale», “Canto notturno di un pastore errante per l’Asia”, in Canti, v. 143), ma è soprattutto il Novecento a farne uso ...
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BARBARANI, Tiberio Umberto (Berto)
Alberto Frattini
Nacque a Verona, da Bortolo e da Adelaide Poggiani, il 3 dic. 1872. Intrapresi gli studi di giurisprudenza presso l'università di Padova, li interruppe [...] grossolane scorie dell'uso. In quel linguaggio (che assai meno valgono le prove del prosatore in lingua, Bozzetti e fantasie. Natale e la neve, Verona 1942) egli ha interpretato, nel filtro del suo pensoso candore, della sua "alegra malinconia", la ...
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ALTIERI, Marco Antonio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Roma nel 1450 da Girolamo e da Nicola Capodiferro; nel 1472 sposò Gregoria degli Albertoni. Appartenente alla piccola nobiltà urbana, ben distinta dalla [...] costume abbastanza diffuso nell'Accademia romana, perché essi prendano di anno in anno l'iniziativa di celebrare sul Campidoglio il Natale di Roma.
Li Nuptiali furono editi da E. Narducci, che li trasse da un codice della famiglia Altieri, e premise ...
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VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] coscienza dell'uomo e la forza d'intuito del poeta.
Il Gysbrecht van Aemstel rappresentato la prima volta la notte di Natale del 1637, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Teatro dell'Accademia - data che segna in certo senso l'inizio del teatro ...
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Turca, letteratura
Rosita D'Amora
La situazione culturale e letteraria turca si presenta agli inizi del 21° sec. quanto mai complessa e articolata, poiché riflette il coesistere al suo interno di molteplici [...] ogni sorta; mentre İstanbul. Hatıraları ve Şehir (2003; trad. it. Istanbul, 2006) è una nostalgica descrizione della città natale dell'autore che appare intrisa di memorie personali.
Meritano inoltre una particolare attenzione le poesie, i racconti e ...
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KAZANTZÀKIS, Nìkos (Νίκος Καζαντζάκης)
Guido Martellotti
Poeta e romanziere greco, nato a Candia il 18 febbraio 1883, morto a Friburgo in Brisgovia il 26 ottobre 1957. Studiò legge ad Atene (1902-06), [...] Atene 1957, pp. 151-64; P. Prevelàkis, ‛Ο ποιητὴς καὶ τὸ ποίημα τῆς 'Οδυσσείας, Atene 1958; G. K. Katsìmbalis, Βιβλιογραϕία Ν. Καζαντζάκη, Atene 1958; Νέα ‛Εστία, Natale 1959 (numero unico dedicato a N. K.); N. Vrettàkos, N. Καζαντζάκης, Atene 1960. ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] certo tipo di trattati (a volte in versi) le previsioni si basavano sul giorno della settimana in cui cadeva il Natale o il Capodanno ed erano piuttosto generiche per ciascun giorno. Le versioni latine sono state tramandate di frequente sotto il nome ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...