DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] Ricevette la prima istruzione dal padre e quindi in un collegio svizzero, frequentando poi il liceo della città natale e seguendo per un solo anno il corso di giurisprudenza a Pisa, facoltà che abbandonerà per dedicarsi, sulle orme paterne, alla ...
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BERNIERI-TERRAROSSA, Aurelio
Renzo Negri
Nacque a Parma il 14 marzo 1706, unico figlio del conte Antonio Galeazzo Bernieri e della contessa Maria Maddalena Vezzani. Dopo la prima educazione familiare, [...] Zampieri), Faenza 1950,p. 9; F. Rizzi, I professori dell'univ. di Parma attraverso i secoli, Parma 1953, p. 63; G. Natali, Il Settecento, Milano 1955, pp. 683, 685; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel Settecento ital., Firenze 1960, p. 204 ...
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ERRERA, Rosa
Paola Paesano
Nacque a Venezia il 13 luglio 1864 da Cesare, ebreo di origine spagnola, e da Luigia Fano, di Mantova. Il padre, benestante agente di cambio, a causa di un grave dissesto [...] finanziario dovette trasferirsi da Venezia a Trieste; alla sua morte la E. tornò con la famiglia nella città natale presso uno zio paterno che, pur avendo cinque figli, si prese cura dei quattro nipoti (oltre la E., Carlo, Emilia e Anna).
Terminati ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] dalla madre, Angela Zucco, al culto dei classici e della poesia. Compiuti gli studi medi al ginnasio-liceo della città natale, il giovane s'iscrisse nel 1849 alla facoltà di lettere dell'università di Torino, dove si addottorò il 7 luglio 1853 ...
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BISSO (Bissi), Giovanni Battista
Riccardo Scrivano
Nacque a Palermo il 5 febbr. 1712. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 apr. 1729 e fece la solenne professione dei voti il 15 ag. 1746. [...] Insegnò quindi due anni filosofia a Malta, per altri tre retorica nelle pubbliche scuole del collegio Massimo della città natale, e per altri due spiegò la Sacra Scrittura nella chiesa dell'Ordine. Morì a Roma, dove fu ascritto all'Arcadia, il 2 sett ...
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Westall, Robert. - Scrittore inglese (North Shields, Tyne and Wear, 1929 - Cheshire 1993). Cresciuto sotto le bombe degli aerei tedeschi, ha riscosso grande successo come scrittore per adolescenti. Protagonisti [...] dei suoi numerosi libri, ambientati per lo più durante la guerra, sono ragazzi capaci di cavarsela da soli o gatti: Una macchina da guerra (1975), Blitzcat (1989), La grande avventura (1990), Il gatto di Natale (1991). ...
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Scrittrice svedese (Missenträsk Jörn, Västerbotten, 1923 - Umeå 2004). Fin dal primo romanzo, Tjärdalen ("La valle del catrame", 1953), si segnalò per la potenza descrittiva e la novità dello stile, di [...] politico in favore dei diseredati e degli operai connotò tutta la sua produzione: dai romanzi, sia legati alla terra natale (Hjortronlandet "Il paese delle bacche palustri", 1958; Regnspiran, 1958, trad. it. L'uccello della pioggia, 1963; Bära mistel ...
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Scrittore francese (Cérilly, Allier, 1874 - Parigi 1909); la sua opera narrativa risente della personale esperienza di dolore e di povertà oltre che dell'influsso letterario di Nietzsche, Dostoevskij, [...] (1904), Croquignole (1906; trad. it. 1945) e Charles Blanchard (post., 1913), descrivono gli ambienti poveri della sua terra natale o gli strati più equivoci della popolazione parigina. Ma accanto a questa vena coesiste nell'autore quella del ricordo ...
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Scrittore greco (Creta 1861 - Atene 1920). Giornalista, autore di novelle e racconti d'ispirazione naturalistica ambientati nel mondo cretese (si segnala, anche per il sottile umorismo, ῾Ο Πατούχας, 1892; [...] del disagio urbano nel romanzo Οἱ ἄϑλιοι τῶν ᾿Αϑηνῶν ("I miserabili di Atene", 1895). Con Μιὰ πρώτη ἀγάπη ("Primo amore", 1920), di nuovo ispirato all'isola natale, sperimentò accenti di tenero lirismo e una lingua corrente intrisa di idiomatismi. ...
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Prima moglie di Alessandro Manzoni (Casirate 1791 - Milano 1833). Figlia di un ginevrino e di religione calvinista, sposò Manzoni con rito calvinista (1808), poi, dopo che ebbe abiurato la propria religione, [...] con matrimonio cattolico, celebrato a Parigi nel 1810. Ella non fu certo estranea alla conversione del marito, il quale le dedicò l'Adelchi ed espresse il dolore per la sua morte nell'incompiuto Natale del 1833 (1835). ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...