Nacque a Pesaro il 21 febbr. 1811 dal conte Antonio e da Giovanna Venturelli di Cesena (Pesaro, Biblioteca Oliveriana, ms. 1549, II).
La tradizione che lo vuole figlio di Cesare, zio paterno nato nel 1755 [...] segno di parentela stretta (Thieme - Becker). La presunta produzione pittorica di Cesare Gavardini in diversi luoghi della città natale sorge su un equivoco: le chiese citate come teatro della sua perduta attività sono quelle - romane, non pesaresi ...
Leggi Tutto
DI FACCIO (Di Fazio), Giorgio
Gioacchino Barbera
Nato a Niella Tanaro, presso Ceva (Cuneo), è noto per la sua attività di architetto a Palermo dal 1559 al 1592. Prima del ritrovamento di un atto di [...] del dato anagrafico, non si hanno altre notizie sugli anni di formazione o sulla presunta attività del D. nel suo paese natale, né sappiamo quando e per quali motivi egli se ne sia allontanato. È probabile comunque, come è stato ipotizzato dal Meli ...
Leggi Tutto
CHIESA, Francesco
Angela Guerra
Nacque a Sagno (Canton Ticino) il 2 marzo 1780 da Andrea e Francesca Maggi. Fu pittore ornatista, svizzero di nazionalità, ma lombardo per formazione artistica.
Studiò [...] padre di Innocente".
Una serie di disegni di Luigi Sabatelli, professore di pittura a Brera (1807), conservati nella casa natale del C. a Sagno, confermerebbero una persistenza anche in ambito provinciale di legami culturali con la scuola neoclassica ...
Leggi Tutto
ITALIA, Angelo
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Licata, presso Agrigento, l'8 maggio 1628 da Francesco e da Lisabetta.
La sua prima formazione avvenne sotto la guida del padre, attivo a Licata in qualità [...] spiegabile altrimenti, fin dai suoi primi progetti (Giuffrè, p. 147).
L'esordio dell'I. sarebbe avvenuto nella sua città natale, dove per la chiesa di S. Angelo avrebbe approntato la facciata, compiuta, però, solo in parte (Carbonelli, 1963, p ...
Leggi Tutto
BELLINI, Filippo
Alberto Rossi
Nacque a Urbino tra il 1550 e il 1555: pur non avendone, l'assoluta certezza, lo si è sempre pensato scolaro di Federico Barocci. Certo è che le influenze barocceséhe [...] Domini di Urbino gli diede un acconto per una Crocifissione; cinque anni più tardi lo troviamo ancora impegnato nella città natale per un ciclo di affreschi nell'oratorio della Compagnia della Morte. Di tali opere giovanili è oggi scomparsa ogni ...
Leggi Tutto
BENIGNI
Mario Natalucci
Di questo pittore marchigiano, che pure ha dato alle sue opere un'impronta personale che lo distingue dalle correnti regionali del tempo, ci mancano i dati biografici e non è [...] tra la seconda metà del sec. XVII e la prima del XVIII e che abbia soprattutto lavorato in Fermo, verosimilmente sua città natale.
Secondo il Ricci, il B. uscì dalla scuola del Pomarancio, ma la sua maniera accusa evidenti influssi del Caravaggio. L ...
Leggi Tutto
CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] quindi a Roma, dove si trattenne per un breve periodo, perché si ammalò d'itterizia e fu costretto a tornare nella città natale, dove ebbe dal console di Francia la commissione per un dipinto raffigurante il Tempio della salute con l'Aurora, che fu ...
Leggi Tutto
COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] stessa esigenza di perfezionarsi e approfondire le proprie conoscenze artistiche che aveva spinto tanti faentini ad abbandonare la città natale, lo portò nell'anno 1840 a Firenze, dove, probabilmente per consiglio dei Ballanti, seguì per quattro anni ...
Leggi Tutto
GRANDI, Giovanni Girolamo (Gian Girolamo, Girolamo)
Michele Di Monte
Figlio del lapicida vicentino Giammatteo e di Eva Brunello, nacque a Padova, dove il padre si era trasferito da qualche anno, nel [...] più cospicui successi, nell'abitazione padovana di piazza Castello, dove rimase pressoché stabilmente, a parte i periodi di assenza dalla città natale, fino agli ultimi anni di vita.
Con lo zio Vincenzo il G. rimase sempre in ottimi rapporti e tra i ...
Leggi Tutto
FANTINI, Guglielmo (Guglielmetto; Guglielmo da Chieri)
Giovanni Romano
Non si conosce la data esatta della nascita del F., avvenuta probabilmente a Chieri (prov. Torino) intorno al 1400. Il primo documento [...] ; Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale (catal.), a cura di E. Castelnuovo-G. Romano, Torino 1979, pp. 54, 181 s., 185-188; M. Natale, Una scheda piemontese: 1435, in Scritti di storia dell'arte in onore di F. Zeri, Milano 1984, I, pp. 81-92; O ...
Leggi Tutto
natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...