APPIANI, Francesco
Francesco Santi
Nato in Ancona il 29 genn. 1704, dalla città natale, ove ebbe per maestro di pittura D. Simonetti detto il Magatta, si trasferì poi a Roma alla scuola di F. Trevisani [...] e di F. Mancini ed ivi lavorò anche per G. P. Pannini. Recatosi in Spello presso la principessa Teresa Pamphili, della quale dipinse il ritratto, si stabilì quindi in Perugia circa il 1743, Ottenendo la ...
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Architetto, scultore e orafo (Reggio nell'Emilia 1468 - ivi 1539). Lavorò prevalentemente nella città natale, dove lasciò opere sobrie ed eleganti, che rivelano la conoscenza dell'arte rinascimentale toscana [...] e romana: monumenti funebri a B. Arlotti (1508) e V. Malaguzzi (1510-15) e bella croce capitolare, nel duomo; monumento funebre a R. Gabbioneta, in S. Prospero; chiostro minore a tre ordini dell'ex convento ...
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FATTORI, Giovanni Battista
Stefano Ferrari
Nacque con tutta probabilità nel 1696. Della sua città natale, della sua famiglia così come della sua prima formazione artistica non si conosce praticamente [...] nulla. Tutta la sua attività nota di scultore ed intagliatore si è svolta nella città di Trento.
La sua unica opera datata con certezza risale al 1738. Si tratta di una scultura in legno, rappresentante ...
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BAZZANI, Giuseppe
Chiara Perina
Nacque a Mantova il 23 sett. 1690. Operò nella città natale, dove, nel 1752, divenne maestro di pittura presso l'Accademia di Belle Arti. Rare le notizie documentarie [...] riguardanti la sua vita: il 4 nov. 1742 fa testamento; il 7 ott. 1755 emette un giudizio sul punzone di una medaglia, eseguita da S. Baroni, raffigurante Maria Teresa; nel 1767 succede al pittore Giovanni ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] al mestiere di orafo, a decidere, nel 1920, di iscriverlo all'Istituto d'arte di Firenze. Qui frequentò il corso di scultura tenuto da L. Andreotti, maestro che seppe comprendere e valorizzare il suo talento ...
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Pittore italiano (Faenza 1909 - Roma 1981). Dopo un periodo di apprendistato come ceramista nella città natale, studiò pittura a Bologna; dal 1929 si stabilì a Roma. Ha insegnato pittura all'Accademia [...] di belle arti di Roma. Si è anche distinto come scenografo e costumista (L'Anfiparnaso di O. Vecchi), nonché come illustratore (La metamorfosi di F. Kafka, Cara prigione di Gianna Manzini, un'edizione ...
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Pittore francese (n. Rodez, Aveyron, 1919 - Rodez 2022). Si formò da autodidatta nella propria città natale studiando le vestigia dell'arte preistorica e romana: nel 1946 si stabilì a Parigi. Dopo una [...] serie di paesaggi austeri e drammatici, intorno a quello stesso anno appaiono nelle opere di S. i primi segni di linguaggio astratto, basato su linee di forza. Nella ricerca severa e costante di un linguaggio ...
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DAFNI (Δάϕνις Daphnis)
F. Brommer
Figlio di Hermes e di una ninfa. La sua terra natale è la Sicilia, dove nacque in un boschetto di lauro. Da questa circostanza deriva il suo nome che equivale al nome [...] greco dell'alloro. Fu un eroe dei pastori e considerato l'inventore del canto bucolico; fu da tutti amato a causa della sua bellezza. Era caro a ninfe ed a muse, ad Hermes, Pan, Priapo ed Artemide. Eliano ...
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GRANO, Antonio
Maria Viveros
Nacque a Palermo verso il 1660 e studiò pittura probabilmente nella città natale. Si ignora chi ne fu il maestro, ma si può supporre che si sia formato in ambiente tardonovellesco. [...] dei magi nel Settecento, in In epiphania Domini. L'adorazione dei magi nell'arte siciliana, (catal.), a cura di M.C. Di Natale - V. Abbate, Palermo 1992, p. 105; G. Barbera, in XV catalogo di opere d'arte restaurate (1986-1990), Palermo 1994, pp. 123 ...
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Pittore (n. presso Novacella, Bressanone, 1460 circa - m. dopo il 1520). Operò prevalentemente nella sua città natale, a Brunico e a Salisburgo. Attivo (1470-80) nella bottega di F. Pacher a Brunico, entrò [...] successivamente nella cerchia del più famoso M. Pacher. La forza espessiva delle opere di R. è affidata soprattutto al colore, al modo particolare di disporre la pennellata che crea contrasti e riflessi luminosi originali.
Opere
Dopo ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...