Genocchi
Genocchi Angelo (Piacenza 1817 - Torino 1889) matematico e giurista italiano. Partecipò ai moti rivoluzionari del 1848-49 nella sua città natale, dove era docente di diritto romano. Costretto [...] a fuggire a Torino, divenne professore di geometria e analisi matematica nell’ateneo torinese, dove ebbe tra gli allievi G. Peano. Si occupò di teoria dei numeri e della serie degli integrali ellittici, ...
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Poeta greco (Alessandria d'Egitto 1863 - ivi 1933). Di cospicua famiglia costantinopolitana poi decaduta, trascorse parte della giovinezza in Inghilterra; tornato nella città natale, vi condusse una vita [...] della memoria, gli eventi storici, per lo più dell'epoca bizantina ed ellenistico-romana, l'aria della città natale, i corpi di splendidi giovinetti. Alla pubblicazione postuma del corpus delle poesie riconosciute (Ποιήματα, 1935), è seguita quella ...
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SALINGER, Jerome David
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato a New York nel 1919. Il S. ha studiato nella sua città natale e presso un collegio militare della Pennsylvania, senza terminare [...] gli studî universitarî. Fu militare in Europa tra il 1942 ed il 1946.
Il primo racconto del S. apparve nel 1940; ma fu il romanzo The catcher in the cye (Boston 1951; 1ª tr. it., Vita da uomo, Roma 1952; ...
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Romanziere francese, nato ad Angers nel 1853. Professore di diritto nell'Università Cattolica della sua città natale, rinunziò all'insegnamento per darsi tutto alla sua opera di scrittore cattolico e patriota. [...] Tradizionalista senza pedanteria dottrinaria, moralista senza enfasi di predicatore, sereno e ottimista ma immune da banalità arcadiche, egli s'ispira all'amore della vita paesana e rurale, alla poesia ...
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(o Frau H.) Figura del folclore germanico; originariamente divinità femminile, partecipa alla caccia selvaggia, cavalca nell’aria, specialmente nelle dodici notti tra Natale ed Epifania. La sua apparizione [...] favorisce la coltivazione dei campi. Presiede ai lavori femminili, in particolar modo alla tessitura, punendo le ragazze che tralasciano il lavoro ...
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Poetessa lettone, nata a Riga il 30 maggio 1931. Dopo aver frequentato il Politecnico nella città natale, ha studiato letteratura e giornalismo all'università di Mosca. Divenuta membro, nel 1958, dell'Associazione [...] degli scrittori lettoni, ha ricevuto dagli anni Ottanta i massimi riconoscimenti di critica e di pubblico.
La poesia della B. si caratterizza per varietà di moduli e ritmi espressivi, profondità di pensiero ...
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, Alcimo Ecdicio Avito, nato a Vienne nel Delfinato verso il 450, fu eletto vescovo della sua città natale nel 490 e morì verso il 518. La chiesa lo commemora il 5 febbraio. Di lui si sa che riuscì a convertire [...] al cattolicesimo l'ariano Sigismondo di Burgundia figlio del re Gundobaldo e che, quale vescovo metropolitano delle Gallie, presiedette al concilio di Epaona nel 517. Teologo, combatté l'eresia eutichiana ...
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Poeta, nato il 18 luglio 1606 in Barberino di Mugello, morto il 24 marzo 1673 nel paese natale. Studiò filosofia e medicina a Pisa e, contrastato dalla sua famiglia, non ebbe pace, finché non si ritirò [...] in campagna, dedicandosi alla musica e alle letture.
Più che per la sua traduzione di Anacreonte e per altre rime, anche religiose, edite e in parte manoscritte, il C. è noto per il suo Torracchione desolato, ...
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CALBI, Ruggero
Claudio Mutini
Nacque a Ravenna nel 1683 da Giovan Battista, di agiata famiglia cittadina, e da Maria Donati. Nella città natale apprese grammatica e retorica; studiò poi a Ferrara medicina, [...] che professerà in patria guadagnandosi una buona notorietà. Medico e chirurgo di notevole prestigio, preferì risiedere nella città natale, da dove sporadicamente si trasferiva per consulti a Guastalla, a Bologna e a Padova.
Come fu circoscritta a ...
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VIDA, Marco Girolamo
Mario Marcazzan
Poeta, nato a Cremona nel 1485, morto vescovo di Alba il 27 settembre 1566. Dalla città natale, dove le tendenze umanistiche faticosamente si svolgevano dalle tenaci [...] tradizioni medievali, passò ancor giovane a Mantova, e il contatto con una società più vivamente impregnata di ricordi classici e più aperta agli spiriti del Rinascimento, ebbe sulla formazione dei suoi ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...