CORNER, Antonio
Paolo Frasson
Patrizio veneziano, figlio di Natale di Giovanni e Orsa Venier, doveva essere appena diciottenne quando, nel novembre del 1465, fu dal padre iscritto nella lista dei giovani [...] aspiranti al sorteggio di S. Barbara per essere ammessi, prima del venticinquesimo anno di età, in Maggior Consiglio. Testimoni, in quest'atto pubblico davanti agli avogadori di Comun, furono Marco e Francesco ...
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telepanettone
(Telepanettone), s. m. (scherz. iron.) Il film di Natale, il film televisivo popolare per antonomasia.
• Ancora una volta, è il satellite a dare un segnale di cambiamento. In primo luogo, [...] periodo poi la crisi si fa sentire un po’ per tutti... lo scorso anno avevo fatto per Mediaset il telepanettone, Un Natale a 4 zampe, che era andato benissimo» (Massimo Boldi intervistato da Chiara Maffioletti, Corriere della sera, 7 luglio 2013, p ...
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Musicista italiano (Tortona 1872 - Città del Vaticano 1956). Studiò con suo padre Giuseppe, maestro di cappella alla cattedrale tortonese, poi al conservatorio di Milano e alla scuola di musica sacra di [...] di N. S. Gesù Cristo (1897), La trasfigurazione (1898), La resurrezione di Lazzaro (1898), La resurrezione di Cristo (1898), Il Natale del Redentore (1899), L'entrata di Cristo in Gerusalemme (1900), La strage degli innocenti (1900), Mosè (1901), Il ...
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Forma popolare della poesia inglese (propriamente Christmas carol «ballata di Natale»), nata in Francia e connessa con la festività di Natale (➔ noël). Originariamente il termine indicava poesia accompagnata [...] con ritmi di danza ed è poi passato a designare ogni cantico scritto per Natale e anche (con Charles Dickens) i racconti di Natale. Notevoli sono soprattutto le carols del 15° secolo. La più antica raccolta a stampa fu pubblicata da Wynkin de Worde ...
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CHARLIER, Giovanni (detto Giovanni Francese, Giovanni di Francia)
Mauro Natale
Se ne ignorano la data e il luogo di nascita, sebbene la prima menzione documentaria, un testamento da lui redatto in Venezia [...] Padovani, 1974, pp. 9 s., 19); la Madonna dell'Umiltà del Musée d'art et d'histoire di Ginevra, n. AR 970 (Natale, 1979). L'attribuzione di queste opere oscilla tra l'anonimato delle scuole veneziana e veronese e i nomi di Giovanni di Francia, Zanino ...
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Nella liturgia cristiana, la preparazione alla venuta del Signore (Natale). È l’inizio dell’anno liturgico e nel rito romano abbraccia un periodo di 4 settimane, cominciando dalla domenica più vicina alla [...] festa di s. Andrea (30 novembre, quindi tra il 27 novembre e il 3 dicembre); nel rito ambrosiano e nella liturgia greca è di 6 settimane. Documentato fin dal 4° sec. d.C., nella sua forma liturgica attuale ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1768 - ivi 1832). Studiò nella città natale, passò quindi (1794-97) a Jena, dove collaborò alla Thalia di Schiller e al Merkur di Wieland. Fu poi a Vienna segretario del teatro [...] di corte (1802-04; 1814-32), rendendosi benemerito specialmente per l'incremento dato al Burgtheater, ciò che contribuì a procacciargli la stima, tra gli altri, di Grillparzer. Rielaborò drammi spagnoli, ...
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Vescovo (n. circa 380 - m. 455) della sua città natale (od. Mirabella Eclano), figlio del vescovo Memore, amico di s. Paolino di Nola e di s. Agostino. Con quest'ultimo però G. - seguace di Pelagio e rifugiatosi [...] dopo la condanna (Tractoria di papa Zosimo, 418) in Oriente, ospite anche di Teodoro di Mopsu estia, poi di nuovo in Occidente senza poter ritornare nella sua città - sostenne una lunga polemica. S. Agostino ...
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Figlia e allieva del maestro Natale Abbadia, nacque a Genova nel 1821 e divenne insigne cantante. Dopo avere esordito, giovanissima, a Sassari, girò con vivi successi pei principali teatri d'Italia, scritturata [...] dal famoso impresario Merelli. Quindi cantò a Berlino, ad Amburgo ed altrove. Gaetano Donizetti scrisse per lei la Maria Padilla. Altre opere nelle quali più specialmente emergeva erano la Saffo, la Vestale, ...
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cinepanettologia
s. f. (scherz. iron.) Disquisizione sui film di Natale, spettacolo cinematografico popolare per antonomasia.
• In questo lavoro [«Cinecittà»] che ha solo l’alone (filmato o con scenografie [...] in 3D) dei tempi di Cinecittà, con digressioni, e 3 attori eclettici, e 8 ballerini, e 20 strumentisti, ed effetti di lampadine, appaiono più generiche le caricature, le coreografie, le tirate neocomiche ...
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natale
agg. e s. m. [lat. natalis «natalizio, che riguarda la nascita», der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; nel sign. 3, ricalca il lat. natales]. – 1. agg. Detto del luogo dove uno è nato, sinon. di nativo: la terra n.; Mia natal...
natalita
natalità s. f. [dal fr. natalité, der. di natal «natale, relativo alla nascita»]. – Il fenomeno delle nascite, soprattutto in quanto oggetto di rilevamenti statistici; quindi anche quantità, assoluta o relativa, delle nascite in un...