(App. IV, I, p. 137)
Regista cinematografico italiano, la cui fama internazionale tocca l'apogeo nel 1974-75. Da tempo considerato inimitabile da studiosi e da registi (le nouvelles vagues hanno in A. [...] folle della Cina e le particolari tonalità della luce.
Uno studio sul colore, un'indagine sulle potenzialità del nastromagnetico usato in televisione può considerarsi Il mistero di Oberwald (1980), trascrizione del testo teatrale L'Aquila a due ...
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videoregistrazione In elettronica, registrazione di immagini, o di programmi televisivi, mediante memorizzazione dei segnali video su opportuno supporto che ne consenta il successivo prelievo per la riproduzione [...] collaborazione di Sony e JVC e introdotto nel 2003, che rappresenta uno standard di v. per immagini in alta definizione su nastromagnetico da 1/4 di pollice in bobine chiuse; b) il formato HDCAM SR prodotto, ancora da Sony, nel 2006, che rappresenta ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] si è fatto spesso ricorso in passato è quello tra il DNA e un nastromagnetico. Se avessimo la possibilità di leggere o ascoltare nella sua interezza il nastro, questo ci rivelerebbe una quantità straordinaria di informazioni sulla cellula, nel cui ...
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Operazione con cui si ottiene una rappresentazione di carattere permanente, cioè atta a essere conservata, delle caratteristiche con cui un certo fenomeno o una data grandezza si presentano a un certo [...] della rappresentazione o del dispositivo adottato si parla, nei vari casi, di r. grafica (o scritta), fotografica, su nastromagnetico o su memoria digitale non volatile. Un registratore può essere di tipo istantaneo se è in grado di registrare le ...
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Musicista italiano (Venezia 1920 - Darmstadt 1973). Caposcuola indiscusso dell'avanguardia musicale europea del secondo dopoguerra, ne visse tutte le vicende senza perdere mai il contatto con la storia, [...] sono del 1951, 1957 e 1963; Honeyrêves (1961) per flauto e pianoforte; Musica su due dimensioni (1957) per flauto e nastromagnetico (rielaborato poi nel 1963 per flauto e orchestra, con il titolo Dimensioni III) che rappresenta il primo esempio di ...
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testina Nei registratori magnetici audio e video, elettromagnete per la registrazione, la riproduzione e la cancellazione dei suoni o delle immagini su nastromagnetico; le varie funzioni possono essere [...] a tre (o più) testine. Con analoghe funzioni, le t. magnetiche sono utilizzate negli elaboratori per la scrittura e la lettura di dischi e nastrimagnetici. T. vibrometrica Trasduttore elettromeccanico per misurare le grandezze che caratterizzano un ...
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Il termine e. fu introdotto intorno al 1940 per indicare quella parte della scienza elettrica dedicata allo studio dei fenomeni associati al moto di fasci di elettroni nel vuoto e nei gas (American standard [...] filone delle opere multimediali, ha contribuito a svincolare l’esecuzione di musica e. dalla mera riproduzione del nastromagnetico: sempre più spesso l’interpretazione avviene dal vivo, sia come live electronics, sia come manipolazione, in tempo ...
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In Informatica, insieme ordinato di record (➔) omogenei tipicamente registrati su un conveniente dispositivo di memoria (➔) in un formato noto. Con il termine inglese f. system si indica il modo in cui [...] . L’organizzazione fisica dipende dal tipo di memoria: in una memoria ad accesso sequenziale (per es., nastromagnetico) la struttura fisica dovrà necessariamente rispecchiare la struttura logica e i record formeranno, anche fisicamente, una sequenza ...
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Denominazione coniata nel 1948 dal compositore e teorico francese P. Schaeffer per designare una nuova corrente musicale (di cui è stato ideatore e primo realizzatore) basata sulla registrazione su nastro [...] magnetico di suoni e rumori ambientali da usarsi come materiale creativo. Questo materiale viene poi modificato analoghi a quelli cinematografici (taglio e riassemblaggio del nastro, scorrimento a velocità variabile, ripetizione e inversione di ...
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Macchina che automaticamente, per mezzo di segnali battuti su tastiera, o mediante supporto esterno (nastromagnetico, disco ottico, schede di memoria elettronica), predispone i caratteri o i segni per [...] formare il testo di una composizione e impressionarlo su pellicola fotografica che, sviluppata, viene utilizzata per la preparazione delle forme da stampa.
I caratteri e i segni possono essere impressi ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...