Mezzogiorno, Vittorio
Diego Del Pozzo
Attore cinematografico e teatrale, nato a Cercola (Napoli) il 16 dicembre 1941 e morto a Milano il 7 gennaio 1994. Spirito anticonformista, sempre alla ricerca [...] Giordana e il 'moralizzatore' Rocco in Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi, ruolo per il quale vinse il Nastrod'argento.
Nonostante i consensi ottenuti, fu in Francia che trovò un ambiente artistico più congeniale alla sua inesauribile curiosità ...
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Merlini, Marisa
Stefano Masi
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 6 agosto 1923. Nota soubrette del teatro di varietà, la M. è stata anche un'apprezzata caratterista del cinema italiano [...] ancora in coppia con De Sica, in Tempo di villeggiatura (1956) di Antonio Racioppi, per il quale ha ottenuto il Nastrod'argento come miglior attrice non protagonista.
Studiò presso l'Istituto commerciale Metastasio di Roma e frequentò le lezioni di ...
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Gioi, Vivi
Nicoletta Ballati
Nome d'arte di Vivien Trűmpy, attrice teatrale e cinematografica, di padre norvegese, nata a Livorno il 2 gennaio 1919 e morta a Fregene (Roma) il 12 luglio 1975. [...] ruoli di intensa drammaticità, come in Caccia tragica (1947) di Giuseppe De Santis per cui ottenne nel 1948 il Nastrod'argento come migliore attrice non protagonista.Il suo esordio cinematografico avvenne nel 1936 in Ma non è una cosa seria diretto ...
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Carotenuto, Memmo (propr. Guglielmo)
Nicola Fano
Attore cinematografico, nato a Roma il 24 luglio 1908 e morto ivi il 23 dicembre 1981. Negli anni Cinquanta fu tra i più noti caratteristi del cinema [...] e dotato di grande umanità. Nel 1956 ottenne il Nastrod'argento come miglior attore non protagonista per Il bigamo (1955 carriera di caratterista che avrebbe avuto i suoi momenti salienti in Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica, Il bigamo, La banda ...
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Vergano, Aldo
Daniela Cavallo
Regista, sceneggiatore cinematografico e giornalista, nato a Roma il 27 agosto 1891 e morto ivi il 21 settembre 1957. Uno dei più prolifici sceneggiatori del cinema italiano [...] quale ottenne nell'edizione del 1946-47 del Nastrod'argento un premio speciale per particolari valori espressivi.
Attivo commissionato e prodotto dall'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e basato sulla sceneggiatura dello stesso V., ...
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Durano, Giustino
Nicoletta Ballati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Brindisi il 5 maggio 1923 e morto a Roma il 18 febbraio 2002. Esuberante, eccentrico, dotato di insolita espressività e mimica, [...] piano, come in La vita è bella (1997) diretto da Roberto Benigni, per il quale venne premiato nel 1998 con il Nastrod'argento.
Formatosi nell'ambito del teatro di varietà e della radio, si fece conoscere dal pubblico nel 1953 con lo spettacolo Il ...
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Bartolini Salimbeni Vivaj, Giancarlo
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista e scenografo cinematografico e teatrale, nato a Firenze il 4 novembre 1916 e morto a Roma il 17 gennaio 2000. Le arti figurative, [...] ottenne un importante riconoscimento nel 1971 vincendo il Nastrod'argento per Il giardino dei Finzi Contini (1970) di a film di genere (peplum, cappa e spada, film d'avventura), diretti da registi come Luigi Capuano, Carlo Ludovico Bragaglia ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] riprendere e proiettare le immagini fissate sul nastro sensibile mediante un sistema ottico-meccanico a cosiddetto western all’italiana, S. Leone, del genere giallo, D. Argento.
Gli anni 1960 furono caratterizzati anche da un autentico interesse ...
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Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] e il box office, e accorgendosi talvolta in ritardo dei suoi talenti.
In Italia i due premi più significativi sono i Nastrid'Argento e i David di Donatello. Questi ultimi, che furono istituiti nel 1955 da I. Gemini, presidente dell'AGIS, e così ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] morti viventi) di Romero e Rosemary's baby (Rosemary's baby ‒ Nastro rosso a New York) di Roman Polanski. Nel film di Romero, scimmia, Roma 1979.
S. King, Danse macabre, New York 1981.
D. Argento, Mostri & C., Roma 1982.
F. Giovannini, Il libro ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...
nastrino
s. m. [dim. di nastro]. – Nastro di piccole dimensioni, sia nel senso della larghezza sia nella lunghezza; usato soprattutto in senso proprio, e meno spesso in qualcuno dei sign. estens. e figurati. In partic., il distintivo in forma...