(gr. Νάξος) Isola della Grecia (428 km2 con 14.800 ab. ca. nel 1991), la più grande delle Cicladi, a E dall’isola di Paro. Montuosa (rilievi oltre i 1000 m), ha coste alte e frastagliate. Colture tipiche sono vite (noto il suo vino bianco), olivo, aranci, fichi. Estrazione e lavorazione di pietre da taglio (serpentini, graniti).
Dominata, durante l’età del Bronzo, dalla cultura «cicladica» e stabilmente ...
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Antichissima colonia calcidese nel golfo dell’attuale Taormina (nei pressi di Capo Schisò), fondata secondo la tradizione nel 735 a.C. da Teocle. Nel 403 fu distrutta da Dionisio I di Siracusa, ma continuò a esistere in epoca successiva come modesto insediamento.
Dell’insediamento coloniale rimangono resti di abitazioni private e di un quartiere adibito alla produzione di manufatti ceramici e coroplastici ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Le isole Cicladi
Luigi Caliò
Demetrio U. Schilardi
Philippe Bruneau
Gottfried Gruben
Le isole cicladi
di Luigi Caliò
Arcipelago (gr. Κυκλάδες; lat. [...] risale alla fine del VII sec. a.C., delle seconde alla metà del VI sec. a.C. Per tutta l’età arcaica il marmo nassio fu impiegato in tutti i principali centri artistici greci. All’età di Ligdami si data il colossale simulacro di Dioniso, alto 10,7 m ...
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(gr. Πάρος) Isola del Mar Egeo (196,3 km2 con 12.853 ab. nel 2001), nel gruppo delle Cicladi, separata a E dall’isola di Nasso da un canale largo 5 km. Di forma ovale, presenta sulla costa occidentale [...] autonoma delle isole. Passata a far parte dell’Impero bizantino, dopo la IV crociata Marco Sanudo la unì al ducato di Nasso (1207); in seguito passò ai Venier. Conquistata nel 1537 dal pirata Barbarossa, fu base di scorrerie di pirati. Dal 1821 prese ...
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(gr. Κυκλάδες) Arcipelago del Mare Egeo (circa 220 isole; superficie 2572 km2 con 110.497 ab. nel 2006), fra Peloponneso e Dodecaneso (le isole principali sono Andro, Tino, Nasso, Amorgo, Paro). Appartengono [...] di abrasione marina. Il clima mite favorisce la coltura di vite, olivo, alberi da frutto, cotone. Noti i marmi di Paro e di Nasso e le pozzolane di Santorino. Nell’isola di Milo è in funzione una centrale geotermica.
A partire dal 3° millennio a.C ...
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Schisò Capo della Sicilia orientale, che chiude a SO il Golfo di Giardini, a S di Taormina, costituitosi dopo un’eruzione, in età preistorica, del Monte Moio, cratere settentrionale dell’Etna. Vi si insediò, [...] nell’8° sec. a.C., la colonia greca di Nasso, secondo la tradizione la prima delle colonie greche di Sicilia. Sulla punta del Capo si trova il Castello di S., con vista sull’Etna. A N del castello, un fortino del 17° secolo. ...
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Comune in prov. di Siracusa (gr. Λεοντῖνοι, lat. Leontini; fino al 1863 Santa Croce; 215,8 km2 con 24093 ab. nel 2008). Situato a 53 m s.l.m. sulle pendici nord-orientali degli Iblei, è un centro agricolo [...] delle colonie greche circostanti. Sotto il dominio siracusano (Gerone vi deportò nel 476 gli abitanti di Catania e Nasso), tornò libera grazie all’intervento dell’alleata Atene, richiesto dal retore leontino Gorgia (427). Successivamente, anche in ...
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(gr. Xαλκίς) di Eubea Città e porto della Grecia (ca. 60.000 ab.), capoluogo dell’isola di Eubea, nel Mare Egeo.
Già importante nell’8° sec. a.C., colonizzò parte delle Sporadi settentrionali e della penisola [...] che da essa ebbe il nome di Calcidica, e fondò colonie in Sicilia, tra cui Nasso, e in Italia, tra cui Cuma; ai coloni calcidesi si deve tra l’altro l’introduzione del loro alfabeto in Italia. Tra le prime città greche a battere moneta, sino al 6° ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] si trova, nel Minoico Antico, nelle necropoli della Messarà e a Mochlos, forse ad Archanes e, fuori Creta, a Lakkoudes a Nasso. Ad Apesokari e a Kamilari, queste aree si datano al Minoico Medio. A Phourni, presso Archanes, è noto un edificio ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] del VII sec. a.C. appartiene il primo capitello ionico in marmo giunto fino a noi, un esemplare votivo da Sangrì (Nasso). Se le fasi II e III del tempio di Iria sembrano configurarsi ancora come sale ipostile, rispettivamente con tre e due file ...
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nasso
s. m. – Alterazione ant. e region. (Toscana, ecc.) di tasso3, nome di pianta: Se mille erbe nocenti, e ’l nasso e l’edra Non ne fan testimon coll’ombre loro (L. Alamanni).
nassa1
nassa1 s. f. [lat. nassa]. – 1. Attrezzo usato per la pesca dei crostacei (aragoste, gamberi), dei cefalopodi e di taluni pesci di fondo e di scoglio (per es., le murene): consiste in una sorta di gabbia fatta di materiale vario intrecciato...