Militare e uomo politico egiziano (Kharṭūm 1901 - Il Cairo 1984). Diplomatosi all'accademia militare del Cairo nel 1920, si laureò successivamente in giurisprudenza e in economia. Nel 1948-49 partecipò [...] , nel giugno 1953 N. divenne presidente della neoproclamata repubblica egiziana conservando le altre cariche. Entrato in conflitto con Nasser (dall'apr. 1954 primo ministro), che ne giudicava troppo moderata la politica, nel nov. 1954 fu allontanato ...
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Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratelli musulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti [...] i concetti di e di jahiliyya, aprendo la strada alle formulazioni più estreme dell’islamismo radicale egiziano. Scarcerato nel 1964, Q. fu nuovamente arrestato nel 1965 con l’accusa di complottare ai danni di G.A. Nasser e giustiziato nel 1966. ...
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Uomo politico siriano (n. Ḥamāh 1914 - m. in Giordania 1996). Dopo gli studi in legge all'università St. Joseph di Beirut e in quella di Damasco, si avvicinò alla vita politica simpatizzando con il Partito [...] , la Siria si distaccò dalla Repubblica Araba Unita: al-Ḥ., che in contrasto con la politica del presidente egiziano Nasser era stato tra i principali sostenitori della secessione, tornò a Damasco, entrando a far parte del governo. Nel 1962 accesi ...
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GRAZIANI, Rodolfo
Angelo Del Boca
Nacque a Filettino l'11 ag. 1882 da Filippo, medico condotto, e da Adelia Clementi, figlia di un allevatore di bestiame.
Quarto di nove fratelli, il G. trascorse l'infanzia [...] , della durata di tre mesi, il G. ripulì completamente il Sud della Libia da ogni presenza eversiva costringendo i fratelli Sef en-Nasser a riparare in Algeria con tutta la loro gente, che inseguì, bombardò e mitragliò anche al di là del confine. Con ...
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Chahine, Youssef (forma francesizzata di Šähīn, Yūsuf)
Grazia Paganelli
Regista cinematografico egiziano, nato ad Alessandria (Egitto) il 25 gennaio 1926. Riconosciuto a livello internazionale come uno [...] Sei giorni del 1967 in cui lo sguardo del regista si sofferma soprattutto sulle responsabilità e sugli errori del governo di Nasser, al punto che il film ebbe non pochi problemi di censura e fu fatto uscire soltanto nel periodo religioso del Ramadan ...
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FOLCHI, Alberto Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 17 giugno 1897, da Pio e da Emma Alibrandi Cruciani, in una famiglia di antiche origini nobiliari (tra gli antenati sono da annoverare l'architetto [...] il presidente del Consiglio A. Fanfani sembrò privilegiare la ricerca di buoni rapporti con l'Egitto del filosovietico Nasser (Giamal Husain Abd an-Nasir) piuttosto che con la Tunisia del filoccidentale Habib Burghiba. Relatore al consiglio nazionale ...
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Nehru, Pandit Jawaharlal
Nehru, «Pandit» Jawaharlal
Politico indiano (Allahabad 1889-Nuova Delhi 1964). Di altolocata famiglia brahmana originaria del Kashmir (onde il titolo «Pandit» o «Panditji»), [...] sua azione all’ideale dell’autodeterminazione e alla ricerca di una soluzione pacifica dei conflitti. Insieme all’egiziano G.A. Nasser e allo iugoslavo J.B. Tito lanciò nel 1955 il movimento dei Paesi non allineati contro ogni forma di imperialismo ...
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Ataturk, Mustafa Kemal
Atatürk, Mustafa Kemal
Generale e statista turco (Salonicco 1881-Istanbul 1938). Fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia; fino al 1934 noto come Ghazi Mustafa [...] sociale e politica da lui imposta alla Turchia fu modello per gli altri nazionalismi laici mediorientali, da quello di Nasser in Egitto a quello di Bu Rqiba in Tunisia fino alla rivoluzione libica di Gheddafi.
1881
Nasce a Salonicco
1919 ...
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PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] politico rappresentato nel Medio Oriente dai partiti Baath, dall’Organizazione per la liberazione della Palestina, dall’Egitto di Nasser. Il tema togliattiano dell’unità nella diversità fu da lui riproposto con costante fermezza. Accompagnò invece l ...
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islamocristiano
(islamo-cristiano), agg. Relativo all’islam e al cristianesimo. ◆ Or è tant’anni, nel 1974, parlando con Saddam [Hussein], allora «vice», colsi l’impressione ch’egli fosse un uomo d’apparato, presuntuoso ma niente affatto banale....