Nome sotto cui è noto l'uomo politico egiziano Giamāl Ḥusain ῾Abd an-Nāṣir (Beni Mor, Asyūṭ, 1918 - Il Cairo 1970). Guidò il colpo di Stato (1952) contro re Faruq e fu presidente della Repubblica (dopo [...] dell'anticolonialismo, rafforzato ulteriormente dal sostegno offerto ai movimenti di liberazione africani. Il disegno nasseriano di una progressiva unificazione panaraba, anche in funzione antisraeliana, sembrò trovare una sua prima realizzazione ...
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al-Thani, Abdullah bin Nasser bin Khalifa. – Uomo politico del Qatar (n. Doha 1965). Membro della famiglia regnante, figlio dello sceicco Nasser bin Khalifa al-Thani, ha ricoperto la carica di ministro [...] di Stato per gli affari interni dal febbraio 2005 al giugno 2013, data in cui è stato nominato premier del Paese, subentrando a Hamad bin Jassim ...
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Al-Mohammed al-Ahmad al-Sabah, Nasser. – Uomo politico kuwaitiano (n. 1940). Ha studiato nel Regno Unito e in Svizzera, dove ha conseguito una laurea in scienze politiche ed economiche. Ha ricoperto più [...] volte la carica di ministro (degli Esteri, dell’Informazione, degli Affari sociali); è stato inoltre rappresentante del Kuwait presso le Nazioni Unite nonché ambasciatore in Iran e Afghanistan. Nel 2006 ...
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Uomo politico egiziano (Talā, el-Menūfiyya, 1918 - Il Cairo 1981). Legato a Nasser fin dagli anni dell'Accademia militare (1936-38), fu imprigionato a due riprese per la sua attività antibritannica (1942-44 [...] del colpo di stato che nel luglio 1952 detronizzò re Fārūk. Presidente dell'Assemblea nazionale (1961-68), nominato da Nasser vicepresidente della Repubblica (1969), gli subentrò alla sua morte (1970). Nell'ott. 1973 ordinò l'attacco contro le forze ...
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Fofana, Mohamed Said. – Uomo politico guineano (n. Forécariah 1952). Laureato in Economia e finanza presso l’Istituto politecnico Gamal Abdel Nasser di Conakry (1976), ha lavorato presso il ministero del [...] Piano e della Statistica (1977-84) e presso il ministero del Commercio estero (1984-85) come consigliere del ministro e direttore della Promozione degli scambi. Direttore nazionale per il Commercio e la ...
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Fumettista, sceneggiatrice e illustratrice iraniana (n. Rasht 1969), naturalizzata francese. Proveniente da una famiglia di nobili origini (la madre è discendente dello scià di Persia Nasser-al-Din) ma [...] di idee fortemente progressiste, dal 1994 risiede a Parigi. Le vicende biografiche (sullo sfondo della difficile realtà sociale e politica dell’Iran) costituiscono il nucleo della produzione fumettistica ...
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Miam (o Aniba)
Miam
(o Aniba) Città e fortezza della Bassa Nubia (Uauat), tra la I e la II cateratta del Nilo, oggi sommersa dalle acque del Lago Nasser. La fortezza, costruita dai sovrani della XII [...] dinastia (1985-1773 a.C.) nel sito di un insediamento nubiano (gruppo C), durante il Nuovo regno (1550-1069 a.C.) fu il centro dell’amministrazione egiziana nella regione ...
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Vedi ABU SIMBEL dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ABU SIMBEL (v. vol. i, p. 8)
C. Barocas
Tra tutti i monumenti nubiani dei quali si è potuto operare il salvataggio alla vigilia della formazione del lago [...] Nasser, certamente i due templi di Abu S. hanno implicato il grado massimo di sforzo, e dal punto di vista tecnico e da quello finanziario; ciò sia per essere entrambi completamente ricavati nel corpo di una collina di arenaria, sia per le dimensioni ...
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Un primo importante riorientamento geostrategico dell’Egitto, da campione del panarabismo e del socialismo arabo a pilastro della strategia statunitense in Medio Oriente, era avvenuto alla fine degli anni [...] Settanta con il presidente Anwar al-Sādāt, successore di Nasser.
Successivamente le relazioni strategiche con Washington sono state rafforzate sotto la presidenza di ˙Hosnῑ Mubārak, che ha fatto dell’Egitto il baluardo contro la penetrazione ...
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islamocristiano
(islamo-cristiano), agg. Relativo all’islam e al cristianesimo. ◆ Or è tant’anni, nel 1974, parlando con Saddam [Hussein], allora «vice», colsi l’impressione ch’egli fosse un uomo d’apparato, presuntuoso ma niente affatto banale....