Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] nel proprio volgare, compreso ovviamente il volgare fiorentino. Perciò, pur subendo i normali adattamenti propri del parlato, entrate ‘in italiano’, visto che l’italiano in senso proprio nasce solo nel XVI secolo, a partire dalla codifica bembiana (➔ ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] cronologici, in Italia la lirica non nasce con i Siciliani. Il trovatore di due testi contenenti versi d’amore in volgare, forniti di accompagnamento musicale, il primo da Scuola: segno anche questo della preminenza del rimatore. A Giacomo si deve l’ ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] classiche, occupandosi di latino volgare in epigrafi e graffiti nel 1957, centenario della nascita, dalla Bottega d'Erasmo d. letter. ital., C (1932), pp. 207 s.; L. Landucci, in Arti del R. Istituto veneto di sc., letter. ed arti, XCI (1931-32), pp. ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] io avviso «come credo» (Dante, Purg. V, 35), continuazione del lat. volgare (mihi) vīsum (est) per il classico mihi videtur.
I perché c’è nel gruppo una esigenza di differenziazione che nasce da un particolare stato d’animo: una opposizione polemica ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] modificato il sistema vocalico del friulano rispetto all’iniziale sistema delle vocali toniche del latino volgare. Si sono cioè del Novecento la letteratura friulana (la poesia soprattutto) ha avuto una fase di deciso rinnovamento grazie alla nascita ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] -spiegazione della nascita e dello sviluppo sua prosa italiana. Nei meno numerosi testi in volgare (le due risposte al «Giornale de’ letterati Galanti (Breve descrizione della città di Napoli e del suo contorno, p. 228: «Affettò un linguaggio ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] dialetti italoromanzi derivano dal latino volgare, che si è quindi si può trovare non solo la generalizzazione di gli, che è propria del neostandard (Berruto 1987: 75), ma anche l’uso di ci, ), che colloca la nascita delle varietà regionali in ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] già documentati fin dai primi testi poetici in volgare: si ricordi almeno, in ➔ Dante, etico , provviste di ‘certificato di nascita’ con data e paternità: sindromi vengono quasi sempre indicate con il nome del medico che le ha scoperte o descritte ( ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] si legge nella Dichiarazione di Paxia, testo in volgare ligure del XII secolo).
Fu solo nel Cinquecento, epoca della ai giorni nostri.
Le discussioni sull’alfabeto stimolarono anche la nascita di un genere letterario, marginale ma senz’altro curioso: ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] considerati il vero e proprio atto di nascita della grammatica storica dei dialetti, indagati rigorosamente degli studi sul volgare padovano: una breve divagazione, in La cultura volgare padovana nell’età del Petrarca. Atti del convegno (Monselice ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...