L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] corpo con gli spigoli delle absidi, e la frequente sostituzione di un atrio di ingresso al tradizionale nartece. Soluzioni originali si notano soprattutto negli schemi di copertura, riconducibili sostanzialmente a due varianti tipologiche. In un ...
Leggi Tutto
Vedi COO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COO (Κῶς, Cos)
L. Laurenzi
È la seconda isola per grandezza, dopo Rodi, nelle Sporadi meridionali e, per i grandi scavi ivi compiuti fra il 1900 e il 1904 da una [...] . I complessi scavati sono tre: di S. Stefano presso Cefalo, dove si trovano due basiliche abbinate, a tre navate con nartece, battistero e abitazioni per i sacerdoti; di Capamà presso Asfendiù con la basilica a tre navate, molti vani accessorî e un ...
Leggi Tutto
Vedi GORTINA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GORTINA (Γόρτυν, Γόρτυνς nelle iscrizioni; Γόρτυς, Gortyna)
W. Johannowski
Fu in età classica, accanto a Cnosso, la città più importante della parte centrale [...] più significativo di tale periodo a G. è la basilica di S. Tito nella zona dell'agorà, a croce latina, con nartece, esonartece e probabilmente un atrio. Il transetto ha alle estremità alcune absidi, e il berna, tuttora in piedi, è fiancheggiato dai ...
Leggi Tutto
STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] policromia originaria.Per l'età giustinianea, in S. Vitale l'ornamentazione del vano triangolare compreso tra l'ambulacro e il nartece, a destra dell'accesso originario - nella volta si tratta di un rivestimento a reticolato con larga foglia di vite ...
Leggi Tutto
PITTURA ALTOMEDIEVALE (secoli 6°-10°)
C. Davis-Weyer
La p. altomedievale, e in particolar modo la p. murale, è profondamente radicata nella tradizione classica, specie a Roma e in Italia, in parte perché [...] , 1965) e una p. sotto la basilica di S. Maria Maggiore a Roma; un'analoga intelaiatura architettonica caratterizzava i mosaici del nartece del sacello di S. Aquilino presso S. Lorenzo a Milano. Sistemi decorativi misti, quali in S. Paolo f.l.m. e ...
Leggi Tutto
ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] 6° nella diaconia e definite da Krautheimer (Krautheimer, Frankl, Corbett, 1937-1976, II) come 'la loggia', furono inserite in un nartece a due piani, preceduto da un protiro su quattro colonne. Lo slanciato campanile è frutto invece di un intervento ...
Leggi Tutto
Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] lato, fu rimpiazzato ancor prima della riconquista bizantina da una chiesa. Questa ha pianta basilicale a tre navate, preceduta da nartece e conclusa sul lato di N-E da un'abside sporgente chiusa esternamente da un muro rettilineo; la divisione fra ...
Leggi Tutto
CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] Castelseprio, 1987). Infine, l'analisi al carbonio 14 della cassa di legno rinvenuta nella grande tomba posta nell'angolo fra il nartece e l'abside nord ha fornito la data 975 ± 75 (Bertelli, 1988b, p. 894).Il ventaglio delle analisi concerne, dunque ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] rare sono le cupole a pennacchi. I principali mutamenti introdotti nella pianta delle chiese sono rappresentati dall'introduzione del nartece e di diverse absidi; tra le chiese del periodo bizantino si ricordano la Basilica della Natività a Betlemme ...
Leggi Tutto
LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] con la tradizione locale tradotto in forme di rude solennità nella scansione interna in tre navate, un'abside e originariamente un nartece, passato poi a far parte dell'aula in occasione di un restauro duecentesco. L'impianto ad aula della coeva S ...
Leggi Tutto
nartece
nartèce s. m. [dal lat. narthex -ēcis, gr. νάρϑηξ -ηκος, che aveva i sign. 2 a e b]. – 1. In architettura, parte della basilica paleocristiana e bizantina riservata ai catecumeni e ai penitenti: è costituita da un vestibolo per lo...
endonartece
endonartèce s. m. [comp. di endo- e nartece]. – Termine usato talora in architettura per indicare il nartece quando è interno alla facciata anziché esterno.