KRAKAMP, Emanuele
Mariateresa Dellaborra
Nacque a Palermo da Francesco e da Nunzia Patti il 3 febbraio (così il necrologio in Gazzetta musicale di Milano, 1883) o il 13 febbraio (Sconzo; Schmidl) 1813.
Intraprese [...] contempo diede alle stampe molte composizioni, prevalentemente digenere salottiero, e si fece sostenitore del nuovo narrativa molto efficace, che nel secondo brano si carica anche di un significato simbolico legato alla ideologia massonica di cui ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] , versatile e anticonformista, divenne uno specialista del cinema digenere a basso costo e firmò, sempre a partire dalle di sintesi acquisita in trent'anni di pratica artigianale, F. elimina ogni effetto superfluo e trasforma la sua summa narrativa ...
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CERVESATO, Arnaldo
Nicola Merola
Nato a Torino il 9 sett. 1872 da Carlo e Margherita Frigo, compì regolari studi classici e si laureò in lettere con una tesi su "Gl'intendimenti della satira nel Giorno", [...] la letteratura e, più in genere, per gli studi e la ricerca. Ciò risulta da una attività di narratore che già da La che egli assumesse con se stesso l'impegno di pubblicare un volume (di critica, dinarrativa, di viaggi, d'erudizione) ogni due anni, ...
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Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] dinamica delle gamme coloristiche fin dentro il tessuto narrativo del film, ha fatto di C. uno dei più importanti maestri della Pandora di Lewin). Il talento di C. nel suggerire con la luce dimensioni insolite si riscontra nei film digenere ( ...
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De Concini, Ennio
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista cinematografico, commediografo e giornalista, nato a Roma il 9 dicembre 1923. Autore versatile e prolifico, ha ideato storie di robusta e articolata [...] Robert Rossen, War and peace (1955; Guerra e pace) di King Vidor, e Madame Sans-Gêne (1961) di Christian-Jaque. Come sceneggiatore di film digenere, D. C. partecipò, con un tocco sempre più sottile di quello del regista e della produzione, a decine ...
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Mulvey, Laura (propr. Laura Mary Alice)
Victoria Harriet Duckett
Teorica del cinema, sceneggiatrice e regista cinematografica inglese, nata a Oxford il 15 agosto 1941. Famosa per il saggio Visual pleasure [...] " inspired by King Vidor's Duel in the Sun (1946), pubblicato nel 1981, l'autrice si occupa di spettatorialità, struttura narrativa e genere: andando oltre la questione della rappresentazione e della differenza sessuale la M. si interroga su come la ...
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Wong Kar-Wai (propr. Wong Ga Wai, pinyin Wang Jiawei)
Giona Antonio Nazzaro
Regista e sceneggiatore cinese, attivo a Hong Kong, nato a Shanghai il 17 luglio 1958. Figura anomala del cinema hongkonghese, [...] è emerso immediatamente lo scarto tra il lavoro di W. K.-W. e la media delle produzione digeneredi Hong Kong. Ma già con il film du scompone ogni linearità narrativa sostituendola con ipotesi di percorsi e di relazioni frammentate in cui i ...
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Boetticher, Budd (propr. Oscar Boetticher Jr)
Stefano Della Casa
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 luglio 1916 e morto a Ramona (California) il 29 novembre 2001. Il suo nome [...] . Il lavoro di B. testimonia l'avvenuta trasformazione della struttura narrativa del genere, nell'ambito della banditi) e Buchanan rides alone (1958; Il cavaliere solitario). Al di fuori del western, si rivelò notevole il poliziesco The rise and fall ...
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Scrittore svedese (Karlstad 1937 - Stoccolma 2000). T. è considerato, con L. Gustafsson e P. O. Enquist, uno degli scrittori più innovativi della letteratura del suo paese. Tema di fondo della sua poetica [...] ), genere che continuò con Svartsjukans sänger ("Canti della gelosia", 1975) e Sandro Botticellis dikter ("Le poesie di Sandro Botticelli", 1976), cui seguì Dikter till Lena ("Poesie per Lena", 1978). Ma la sua affermazione avvenne nella narrativa ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] ’adolescenza, Michelangelo adottò una narrativa diacronica che dal primo piano, dove ancora alcuni sperano di salvare sé stessi, i , Royal Library, inv. 12778).
Ma Michelangelo perfezionò il genere del disegno d’omaggio per Tommaso de’ Cavalieri, il ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...