Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] vi è la risoluzione del conflitto principale o il raggiungimento dell'obiettivo primario, e la chiusura narrativadi tutti quegli intrecci che il film ha messo in gioco. La tecnica di s. è mutata anche in Italia: non si scrive più a due colonne, ma a ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] vero, infatti, che la percezione delle forme deca-de in genere dalla "visione" al puro e semplice "riconoscimento", e che canonica tra "fabula" (la materia narrativadi base) e "intreccio" (la messa in forma di quella materia) andava in tal senso ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] di stampo anglosassone allo stress psicofisico del noir statunitense contrassegnò il raggiungimento di un profilo di originalità narrativa Quinlan), il primo considerato il più grande regista digenere e il secondo il prototipo dell'autore per ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] firmato commedie, è entrato nella storia del cinema con una serie di film che restano un punto di riferimento nel genere melodrammatico. Tensione narrativa ed enfasi barocca, partecipazione d'autore e sguardo critico da intellettuale contrassegnano ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] fotografica delle azioni messe in scena, sprofondando i personaggi nella penombra di minacciose oscurità, difficili da gestire con i negativi dell'epoca. Spinti dalla necessità narrativadi rappresentare in scena la paura e l'angoscia, gli operatori ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] una sorta digenere, recentemente etichettato Keyhole films (film a buco di serratura), dalla sanno grazie a questa soggettiva.
È in questa direzione che il cinema narrativo istituzionale usa la s., dalla fine del primo decennio del Novecento fino ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] intorno allo spettacolo pubblico di un processo, più che dare vita a un genere a sé stante, si si celebra la giustizia non è una condizione inderogabile nella struttura narrativadi questo tipo di film, come dimostra, per es., Erin Brockovich (2000; ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] un graduale rilancio del cinema digenere, che ha fortemente influenzato la generazione di registi indipendenti degli anni si cimentarono nel circuito indipendente con film di tipo narrativo: è il caso di Curtis Harrington, che diresse Night tide ( ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] o con film digenere come lo spionistico Mademoiselle Docteur (1936; Mademoiselle Docteur ‒ Salonicco, nido di spie), e solita freddezza distaccata che gli conferisce un tono di grande modernità narrativa.
Bibliografia
S. Kracauer, From Caligari to ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] nello shomingeki (dramma della gente comune), il genere cui progressivamente si dedicò in modo esclusivo. e a farsi una propria vita, finge di avere un'amante, è, nei fatti, la matrice narrativadi altri successivi film del regista come Akibiyori ( ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...