LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] , appena giunto a Roma su convocazione papale, rispose piuttosto alla manifesta volontà di competizione del committente, che affidò alla drammatica e coinvolgente narrativa dell'artista emergente un'allegoria temporale, già oggetto dell'affresco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] lo aveva portato a tentare le proprie fortune coltivando il genere dell’eloquenza sacra e della poesia latina, usando il successo di lettori ininterrotto per almeno un secolo. Ne organizzò le informazioni sotto forma di un’esposizione narrativa dell ...
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GOZZI, Carlo
Alberto Beniscelli
Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, [...] drammaturgico del Seicento spagnolo, costituito da opere di forte tenuta narrativa e spettacolare, cominciando a lavorare su autori quali nuovo genere del romanzo contaminava pesantemente il teatro, le protagoniste femminili di quella drammatica ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] sue opere adottano spesso - com'era usuale in sedi del genere - una scrittura metaforica ed allegorica che deve mettere in altrettante continuationes, ossia brani di transizione con cui collegare l'exordium alla narratio. Questi codici, secondo ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] Ottanta, era stato la diffusione della narrativa romanzesca italiana e straniera di diverso valore culturale e artistico, dai a Firenze, nella quale furono esposti 38.000 oggetti di vario genere (libri, documenti, manufatti, disegni, pitture, ecc.), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] democrazia, alla cui ricerca stava andando l’Europa. Elaborata con ricchezza di fonti narrative, fece limitato ricorso alle testimonianze documentarie, diffuse dalla scuola di Leopold von Ranke. Nonostante la precoce cecità, Capponi intrattenne anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] e alla documentazione relativa alla censura e agli studi, oltreché con lo spoglio capillare di carteggi editi e inediti, memorie, pubblicazioni di ogni genere. Ma accanto alle figure degli editori-librai, talune delle quali si imprimono nella memoria ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] cui si aggiunsero negli anni seguenti vari opuscoli dello stesso genere. Nel periodo che trascorse a Valencia, fino alla nuova perdonavano le intenzioni didattiche, ritenute fuor di luogo in un'opera dinarrativa. Per questi giudizi, avvalorati dall ...
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Leone IV, santo
Federico Marazzi
Nacque a Roma, figlio di Radualdo. Dal nome del padre si potrebbe dedurre che appartenesse a una famiglia di origine longobarda trasferitasi in città, ma l'onomastica [...] di Bisanzio. Il settennato di L. viene in genere contrapposto, per queste ragioni, al pontificato del predecessore, Sergio II, di Liber pontificalis (seconda solo a quella di Leone III, ma con una sezione narrativa più ampia rispetto a quest'ultima, ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] testi sia per l'abitudine di corredare i volumi con i propri emblemi o imprese. Genere letterario privilegiato è il dialogo, Marco attribuisce al Canzoniere il titolo di "poema" non in virtù della sua organicità narrativa, ma in nome dello stile ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...