PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] vita eterna è qui espresso dal parallelismo delle due sequenze narrative del Vecchio e del Nuovo Testamento, legate l'una alla minuzia esecutiva ne fa una vera e propria opera digenere suntuario, il cui pregio materiale doveva essere certamente ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] forma di alcuni oggetti e probabilmente per una maggiore organicità narrativadi elementi pp. 405-409.
M. Napoli, Testa di divinità sannitica da Triflisco, in PP, 11 (1956), pp. 386-92.
J. de la Genière, La céramique géométrique de Sala Consilina, in ...
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NAVE (navis; ναῦς)
N. Alfieri
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
SOMMARIO: 1. Preistoria; 2. Egitto; 3. Mesopotamia, Siria, Fenicia; 4. Grecia; 5. Italia preromana; 6. Roma; 7. Elenco dei principali [...] necessità narrativedi alcuni miti, come quello degli Argonauti, di Teseo e Anfitrite, di Faone (vol. ii, p. 120, fig. 175), di Caronte questo aspetto, sono i quadretti digenere con le naumachie: gli otto riquadri del tempio di Iside e i due della ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] si ricava che in quel tempo esisteva già la "pittura digenere" (v. genere, pittura di) e, forse, un avvio alla "natura morta" (v di qualche tema di architettura, o di un episodio narrativo o della composizione di maschere per l'uno, del paràdeisos di ...
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PAESAGGIO
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
O. Siren
Il Vocabolario delle Arti del Disegno di F. Baldinucci (1681), definiva il p. nell'arte nel modo seguente: "Paesi, appresso i Pittori [...] nello stesso tempo si hanno anche composizioni paesistiche d'invenzione animate da figure digenere, prive di argomento narrativo vero e proprio: nella stessa cosiddetta Casa di Livia, il lungo fregio a monocromo giallo (v. chiaroscuro, Tav. a colori ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia digenere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] immagini più comuni e diffuse all'alba del 20° secolo sono quadretti di gruppo o ritratti in posa, oppure panoramiche dei campi da gioco. Non si parla ancora di specializzazione nel genere sportivo e chi se ne occupa non può eludere l'imitazione dell ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] composizione il corrispondente della pittura narrativa, di cui abbiamo frammenti di età repubblicana (Roma, al ductus. Si viene quindi a stabilire in questo generedi monumenti una linea di evoluzione compositiva.
Così come sulle pareti le pitture, ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] v.), autori di due delle più significative opere del genere: il f. del battistero di S. Giovanni in Corte a Pistoia, di Lanfranco da Romanico occidentale e la grande tradizione figurativa e narrativadi Bisanzio (Cutler, 1972).In due altre regioni ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] pervenuto anche un originale in bronzo della fine del III sec., di tecnica raffinata, ricco di sfumature significative; E. non è più inteso come raffigurazione di divinità, ma come soggetto digenere (si veda in special modo l'E. dormente in un fiore ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] de Ribera) si manifesta, in particolare, nel primo nucleo di opere "digenere", la cui realizzazione è da porre alla metà degli quotidiana delle dame veneziane, e delineavano una sequenza narrativa in ossequio alla moda figurativa delle "carriere". ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...