GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] del Pinocchio di Collodi.
L'anno successivo il G. raggiunse infine il successo, con due produzioni digenere storico un orologiaio capace di fabbricare orologi che camminano […] i personaggi sono schematici ma la costruzione narrativa è sapiente, si ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] tensione verso l’assenza digenere che «nasce da una sorta di orgia di tutti i generi» (Contini di sperimentalismo (cfr. Marini 1998; Tellini 2000).
L’importanza di Fede e bellezza, non solo nel complesso degli scritti di Tommaseo ma nella narrativa ...
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Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] ripresa di un genere desueto come la prosa d'arte che proprio in quei decenni dominò la scena letteraria italiana.
A questo tipo di tendenze scritti di critica manzoniana Il dono del Manzoni, Firenze 1924, sulla produzione poetica e narrativadi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con impeccabile mestiere, coniugando scienza e tecnologia, affabulazione e creazione [...] corretta dai due in collaborazione, sarà messa in scena al Théâtre-Historique di Parigi il 12 giugno 1850.
Sebbene ci abbia lasciato una quindicina di testi teatrali, è il generenarrativo quello in cui l’autore si mostra più prolifico.
Nel 1851 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scritta in un periodo di mutamento radicale nel linguaggio musicale con l’affermazione [...] connettivo dell’opera.
La resistenza di Banchieri ad abbandonare il genere polifonico (come avviene invece nella di Venezia per Padova utilizza una cornice narrativadi carattere realistico: il viaggio di una imbarcazione per il trasporto pubblico di ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] dall'inizio, sia come ossessione narrativa dell'autore, sia come emblema di una cultura in disfacimento che si digenere, anche un film sul genere gangster.
In Paths of glory (1957; Orizzonti di gloria), tratto dal romanzo omonimo di H. Cobb, film di ...
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VENTURI, Marcello
Giovanni Capecchi
– Figlio di Ugolino e di Adele Della Nina, nacque il 21 aprile 1925 nella stazione ferroviaria di Querceta-Seravezza-Forte dei Marmi (Comune di Seravezza), nella [...] in lotta per la libertà e – in genere – destinati a soccombere) caratterizzarono i numerosi racconti a casa mia, con prefazione e cura di F. De Nicola, Sestri Levante 2018.
Fonti e Bibl.: G. Grassano, La narrativadi M. V., in Otto/Novecento, XI ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel discorso critico e nelle grandi periodizzazioni relative alla storia del cinema si intende per cinema [...] in cui la transitività verso la risoluzione narrativa è spesso interrotta, deviata, negata, una nuova presenza del soggetto-autore a fronte delle forme digenere proprie del cinema classico; un nuovo modo di ricostruire, o più spesso destrutturare la ...
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CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] narrativadi Carpaccio in opere quali la Presentazione di Maria al tempio della Gemäldegalerie di Dresda, il Miracolo di s. Marco del Museo di problema dei, rapporti con Giorgione che in genere la critica ha risolto semplicisticamente trasferendo il C ...
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TEJA (Teia), Casimiro (Carlo Vittorio Giuseppe Casimirro)
Sandro Morachioli
Nacque a Torino il 12 giugno 1830, figlio di Giuseppe, intendente del principe di Carignano, e di Vittoria Cerino.
Frequentò [...] , da alpinista (non a caso, simpatizzò per Quintino Sella). All’apice di questo genere, inaugurato dalle Impressioni di viaggio (da Torino a Monaco), sequenza narrativa pubblicata sul Pasquino nel 1858 (III,138), si collocano il ricco resoconto ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...