L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] le oscillazioni morfologiche di film non si fermano al genere, coinvolgendo anche l’eventuale mantenimento del morfema inglese per dal cinema per movimentare la narrazione, per raccordare blocchi narrativi e per mettere lo spettatore al corrente di un ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] Quanto all’elenco dei singoli segni, non sono in genere presi in considerazione il punto esclamativo e il punto 181).
Antonelli, Giuseppe (1999), Sintassi e stile della narrativa italiana dagli anni Sessanta a oggi, in Storia generale della ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] di caratteri fondamentali detti primitivi). Una lingua del genere era destinata a diventare uno strumento di calcolo, maì amècche zabì almi» (Inf. XXXI, 67).
Nella narrativa, i fenomeni di lingua inventata possono andare dalla semplice interpolazione ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] , «cioè completamente assorbit[o] nel contesto narrativo»: Mortara Garavelli 20012: 461), o anche se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora (Italo Svevo, ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] 387-400.
Robustelli, Cecilia (2007), Lingua e identità di genere, in Identità e diversità nella lingua e nella letteratura italiana, stile in un punto. Tendenze tipografiche e interpuntive della narrativa italiana contemporanea, in Ead. (a cura di), ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] a vari generi letterari in una tensione verso l’assenza di genere che «nasce da una sorta di orgia di tutti i generi non solo nel complesso degli scritti di Tommaseo ma nella narrativa del suo tempo, è dimostrata dall’attenzione degli studiosi di ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] 2009).
Il gusto per la brevitas e l’incisività narrativa si individua nello stile nominale (esempi in Serianni 1993: la sostituzione dei condizionali toscani con quelli poetici e, in genere, l’adozione di varianti più auliche: sarebbe > saria ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] forma di rosa (1964), Trasumanar e organizzar (1971); per la narrativa Ragazzi di vita (1955), Una vita violenta (1959), Il scopertamente saggistici fino a fare talvolta della poesia un genere della critica letteraria con tanto di giudizi espliciti ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] nucleo centrale».
(c) neoformazioni (➔ neologismi), in genere ottenute per derivazione o per composizione da parole delle della lingua. Il linguaggio tecnico-scientifico nella narrativa italiana del Novecento, Alessandria, Edizioni dell’Orso ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] più precise» (Mortara Garavelli 2003: 36); se la prima ha in genere il ruolo di separare, operando sia entro la stessa frase sia tra frasi Manzoni, I promessi sposi II)
Attualmente nella prosa narrativa le parti sono di solito invertite: le lineette ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...