KIPPHARDT, Heinar
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Heidersdorf (Slesia) l'8 marzo 1922, morto a Monaco il 18 novembre 1982. Trasferitosi con la famiglia in Renania nel 1936, per scelta ideologica [...] mentalità borghese, ancora imperante, da cui mostruosità del genere possono scaturire (Eichmann appunto ''fratello'' per ognuno di parte raccolta in Angelsbrucker Notizen (1977), e quella narrativa, culminante nel romanzo März (1976), incentrato nel ...
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Scrittore lettone, nato a Madonas Lejas Kaupas il 14 aprile 1877, morto il 20 aprile 1945 in prigionia sovietica. Studiò nel seminario religioso di Vitebsk e frequentò i corsi di pittura e disegno a Pensa, [...] prigionia" 1907), e Vērtības pārvērtējot ("Quando i valori vengono sovvertiti", 1911), s'incontrano tipi insoliti. Ma in genere la narrativa di E. non manca di originale inventiva, come il risveglio d'amore nel racconto Antonija.
Spirito irrequieto ...
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VOLPONI, Paolo
Alessandra Briganti
Narratore e poeta, nato il 6 febbraio 1924 a Urbino dove ha compiuto gli studi fino alla laurea in giurisprudenza nel 1947. Assunto nell'azienda di A. Olivetti, ha [...] mondo sconvolto e distrutto dal trionfo di un dogmatico razionalismo, recupera il sentenzioso didascalismo del genere.
Bibl.: G. Mariani, La giovane narrativa italiana tra documento e poesia, Firenze 1962; A. Guglielmi, Vero e falso, Milano 1968; G ...
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Scrittore e giornalista, nato a Voghera Casteggio (Pavia) nel 1930. Ha collaborato e collabora, tra gli altri periodici e quotidiani, al Giorno, al Corriere della Sera, a La Repubblica. Un'ambigua presenza [...] Costante (1972), in Specchio delle mie brame (1974), a segnare la via attuale della sperimentazione di A. nell'ambito del generenarrativo. A. fa parte della neo-avanguardia (v. in questa App.) e ha collaborato all'attività del Gruppo 63.
Bibl.: P ...
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OKUDŽAVA, Bulat Salvovič
Cesare G. De Michelis
Poeta e chansonnier russo sovietico, nato a Mosca il 9 maggio 1924, dalla famiglia di un dirigente del Partito comunista georgiano, che venne fucilato [...] linea, Roma 1962), un racconto lungo, nella linea della narrativa bellica lirico-psicologica, che non mancò di venire criticato, per libertà"), con cui O. riprendeva con sottile ingegno il genere del romanzo storico, cui ritornò nel 1971, con Mersi, ...
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Narratore, saggista, drammaturgo americano, nato a New York il 2 agosto 1924, da un pastore protestante. Fu egli stesso ministro per tre anni; svolse poi varie attività soprattutto a New York ma anche [...] Uno dei più notevoli scrittori negri di questa generazione, B. si è espresso in generi diversi: narrativa, teatro e saggistica. È, tuttavia, in quest'ultimo genere che la critica gli riconosce i successi più lusinghieri. Da Notes on a native son, del ...
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HILDESHEIMER, Wolfgang
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 9 dicembre 1916. Ebbe un esordio relativamente tardivo, differenziandosi subito per il gusto raffinato e la disposizione [...] Turandot) e, ancora oltre, al teatro dell'assurdo, genere prediletto nella fase più matura e più caratteristica della sua (1966).
Piuttosto, una cesura può individuarsi nella produzione narrativa, non a caso più discontinua: il romanzo Tynset (1965 ...
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Studioso sovietico di teoria della letteratura (nato ad Orël il 17 novembre 1895, morto a Mosca il 7 marzo 1975). La notorietà di B. è affidata in massima parte ai suoi studi dostoevskiani (Problemy tvorčestva [...] . La ricerca delle fonti della polifonia dostoevskiana ha spinto B. a definire, e teorizzare, un particolare genere della narrativa, da lui detta letteratura carnevalizzata, che trova il suo archetipo nell'antica menippea. Questo tipo di approccio ...
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Scrittore, nato a Signa il 16 agosto 1889. Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attende ai proprî poderi. È collaboratore, fra l'altro, del [...] gusto vivace e a volte sensuale per le avventure, per i contrasti drammatici e in genere per l'azione, costituiscono i caratteri essenziali dell'opera narrativa del C. La quale si muove nell'ambito del naturalismo, senza però ambizioni documentarie ...
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Manzoni, Alessandro
Emanuela Bufacchi
L’unità della lingua italiana attraverso il romanzo
Vissuto nella grande stagione del romanticismo ottocentesco, Alessandro Manzoni è uno dei nostri più importanti [...] promessi sposi. Con esso realizzò un modello per la futura narrativa italiana, anche per l’uso di una lingua nazionale
Un non c’è nulla di più comune delle creazioni di questo genere; invece tutti i grandi monumenti della poesia hanno per base ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...