(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] de Ester (1978) l'espressione più completa della narrativa colombiana degli anni Settanta.
Grande risonanza ha avuto in e si limita a commissionare alcuni piccoli monumenti e, in genere, ad artisti spagnoli.
Tra gli scultori colombiani dell'epoca ...
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SIRIA.
Matteo Marconi
di Stefano Maria Torelli
Monica Ruocco
Giuseppe Gariazzo
– Demografia e geografia economica. Storia. Bibliografia. Letteratura. Bibliografia. Cinema. Bibliografia.
Demografia [...] la siropalestinese Dīmā Yūsuf (n. 1986).
Anche la narrativa mette al centro delle sue preoccupazioni la situazione del Ṭeherān.
Nel documentario diversi registi hanno trovato il genere per indagare la realtà politica, sociale, religiosa del ...
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WENDERS, Wilhelm, detto Wim
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Dopo aver studiato medicina e filosofia, si dedicò, a Parigi, alla pittura e, a Monaco, [...] morte come fine fisica; l'omaggio, prima ancora che al genere poliziesco, a uno dei suoi cultori più dotati: Hammett (Hammett passione iniziale: Paris, Texas (1984), con un procedimento narrativo che tende a suggerire più che a spiegare, coglie il ...
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Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] del cinema classico statunitense, dei codici del film di genere, e impregnati di un acuto senso di osservazione della di difficoltà ad adeguare l'istanza etica ai codici e agli schemi narrativi dei generi, e che avrebbero poi provocato in G. crisi ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] e Das Brillantenschiff, 1920) ‒ si manifestò il forte interesse per l'elemento stilistico unito a quello ritmico-narrativo calato nel cinema di genere. Fu però soltanto con le sue opere di maggiore respiro, come la saga nazionale Die Nibelungen (1924 ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] ma belli (1957) di Dino Risi e che in un altro genere, il melodramma, vide le opere, talora un po' involute e non 1958), di un'opera prima ricca di senso del ritmo e tensione narrativa. Ma fu con Salvatore Giuliano (1962) che si poté apprezzare anche ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] si sia insistito più del dovuto sul realismo dei documentari. Flaherty, considerato il padre del genere, realizzò film, assai belli, con strutture narrative precise, pur se dissimili da quelle tipiche del film di finzione, e interpretati da attori ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] un'esperienza che persegue l'autonomia del cinema da ogni forma narrativa, sia letteraria sia teatrale, a favore di una dimensione tipo di approfondimento coniugando l'identità di genere nell'ambito delle diverse possibilità di articolazione ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] i ragazzi, hanno dato corpo a una loro tradizione di genere, che continua. Nell'uno sono gli equilibri più esasperati del stesso dell'esperienza vissuta e reale di ogni soggetto. L'universo narrativo può essere, di quel vissuto, a un tempo lo specchio ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] o no) che ne risulta. Si vedrà qualcosa del genere negli ultimi autori da esaminare.
Un'ultima osservazione sulle pensiero che muove, Roma 1998.
P. Montani, L'immaginazione narrativa. Il racconto del cinema oltre i confini dello spazio letterario, ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...