Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] intuire immediatamente le inedite possibilità di sviluppo del genere musicale nelle sue numerose varianti (operetta, musical l'avvento del sonoro abbia trasformato il cinema in un'arte narrativa più completa e matura, dando inizio a un processo che ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Elia Kazan. Fino allora i film su Hollywood erano tratti dalla narrativa popolare o da racconti pubblicati sui periodici a grande tiratura, averli presenti. A loro volta, da buoni film di genere con mire di incassi, i prodotti dissacrati sono essi ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] gli storici del fenomeno citarono anche l'eco popolare di taluni prodotti di 'genere' come Avanti c'è posto… (1942) e Campo de' Fiori (1943 a caso, riscontro in una letteratura (nel senso di narrativa) e in una pittura neorealiste che, pur con un ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , troupe sindacale, attori professionisti, sistema produttivo costrittivo ed elefantiaco, obbligo del teatro di posa, gabbie narrative e di genere.I cortometraggi e i primi film di Claude Chabrol, François Truffaut, Godard, Eric Rohmer e Jacques ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] in ogni modo vicina ai codici luministici propri del genere, che potevano essere variati in misura ridotta, da Jean Rouch e dai suoi film etnografici, ma anche narrativi, girati con apparecchiature leggere e funzionali. Rouch utilizzava macchine da ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] racconto in prima persona fu reso da una voce interiore, libertà narrativa che si troverà poi in Le journal d'un curé de nel 1925, si specializzò in un primo momento nel genere dei documentari artistici, producendo numerosi film dedicati alla pittura ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] sì che essa venisse ampiamente sovrautilizzata da certo cinema di genere e popolare, come accade nei film di kung fu diretti modo decisivo a determinare il significato di una certa situazione narrativa. Ne è un esempio più che convincente la lunga ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] . Ci sono opere che si somigliano per la costruzione narrativa (la conquista di nuove terre, o la vendetta, il prova. Il piacere della ripetizione, nelle opere 'alte' di genere, conferma le attese dello spettatore ma gioca anche sugli scarti ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] re della favola cinematografica (che si svilupperà in un genere non floridissimo, spesso legato alla fruizione infantile, come la Nei panni di una bionda) rinnova l'espediente narrativo con una variante comicamente irresistibile: il morto, impenitente ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] progressivamente quanto mai "attivo", degno dell'esemplarità narrativa di un J.F. Cooper, funzionale, comunque e Il giocattolo di G. Montaldo (1979), il vero colpo di genio del L. fu quello di promuovere, con ruvida e amichevole determinazione, ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...