FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] della cerchia di artisti come Valentin.
In questo genere di dipinti, spesso replicati anche dalla bottega che, leggono iscrizioni tratte dall'Eneide.
La sperimentata capacità narrativa dell'artista trova qui una abile impostazione scenografica grazie ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] osservazione della realtà naturale, di fluidità narrativa, sfrondandole di ogni impostazione monumentale in illustrazione della Historia plantarum (Roma, Casanat., 459) con scene di genere e figure di animali (Cadei, 1985). La tecnica del disegno ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] alle arti minori e applicate. Questa rivista, l'unica del genere in Italia per oltre un decennio, anche se fu tra le , ma alcuni indizi lasciano supporre che qualche primo saggio narrativo possa risalire al 1860. Fanno parte del volume sette racconti ...
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DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] libro scampato alle fiamme, quindi ai temi antiereticali così importanti in genere per l'Ordine. Le dodici storie - Sogno della madre di D pala napoletana, con un'affine sottolineatura miracolistica e narrativa (Barcellona, Mus. d'Art de Catalunya). ...
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Arredamento
Renato De Fusco
Il termine indica l'arte e la tecnica di conformare con vari elementi (divisori, mobili, suppellettili ecc.) gli ambienti interni al fine di renderli più funzionali e confortevoli. [...] non vale altrettanto, data la loro funzione di contenitori di ogni genere di oggetti da riporre o trasportare da un luogo all'altro. che nell'arredo barocco la componente rappresentativa, narrativa e spettacolare sovrasti quella conformativa e la ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] . Però l'iscrizione che sta sul loro filatterio resta in genere il migliore modo per riconoscerli.
Area bizantina. - Gli a che gli offre anche l'occasione di comparire in scene più narrative, a partire dal 12° secolo.
Un ultimo tipo di immagini ...
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ASSUNZIONE
V.M. Schmidt
L'a. è il momento in cui la Vergine Maria, terminata la sua vita terrena, viene elevata alla gloria celeste con l'anima e con il corpo.La festività del 15 agosto (Assumptio B.M.V., [...] aurea di Jacopo da Varazze e fu proprio questo genere di letteratura religiosa a contribuire a una più ampia s. Tommaso, l'a. con la Vergine seduta diventa invece una scena narrativa in cui ella si china verso il santo offrendogli la cintola. Uno dei ...
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BRABANTE
J.-P. De Rycke
(franc. e fiammingo Brabant)
Antico ducato, corrispondente alle od. omonime prov. del Belgio e dei Paesi Bassi e alla prov. belga di Anversa, che le separa, il B. si formò intorno [...] serie di scansioni verticali. Prevale una sensibilità tipica in genere del Gotico flamboyant, priva peraltro di ogni eccesso ( del sec. 15° parallelamente a una nuova tendenza narrativa esemplificata nelle sculture angolari della chiesa di Halle e ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] dipinti dai fiamminghi". E secondo il registro di questa pittura, che univa al virtuosismo narrativo del vedutismo nordico le facili formule della scena di genere, il F. avrebbe dunque orientato da subito la sua produzione di maggior successo, ad ...
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MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] tarda della carriera del M., operando in genere per espunzione o attingendo dalla fluida e complessa s., 260-263; P. Fortini Brown, La pittura nell'età di Carpaccio. I grandi cicli narrativi, Venezia 1992, pp. 71 s., 143 s., 164-170, 211-220, 250; A ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...