CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] e alla devozione laicali come modello di un nuovo sistema narrativo. I volgarizzamenti eseguiti dal C. e dai suoi variati di nuove coloriture romanzesche, hanno ispirato un fortunato genere di pittura, che va dagli affreschi degli Anacoreti nel ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] ne le composizioni a la bernesca (così si può chiamare questo genere da l'inventore) arguto e piacevole assai, come per le sue da tutti per l'amor di Dio"), collegando questa situazione narrativa al tema di alcune tra le più celebri Lettere familiari ...
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LULLI (Lully), Giovanni Battista (Jean-Baptiste)
Mario Armellini
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Caterina del Sera (o del Seta) il 28 nov. 1632.
Di famiglia contadina, il padre era giunto a Firenze [...] L. è ricordato dalle fonti coeve solo per le molte parti, in genere comiche o grottesche, danzate nei ballets de cour, spesso fianco a fianco rispetto alla coeve produzioni italiane, organizzazione narrativa in cinque atti, semplicità dell'azione ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] visivamente una preminenza che va al di là del loro significato narrativo (in opere successive il F. riuscì ad evitare l'inconveniente). figura rispetto alle altre. Deformazioni di questo genere, adottate in funzione di enfasi devozionale, derivano ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] dove l'autore, interrompendo per un momento la finzione narrativa, si rivolge direttamente ai lettori) Biagio Pelacani, morto nel al 1425, ossia al suo ritiro dalla vita pubblica (come in genere si ritiene: Baron, 1970, p. 361 fissa la stesura dell' ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] connubio. E tratto dominante, qui come in genere nei suoi romanzi, è il segno della eccezionalità R.A. Hall, A. F., Boston 1978; G. Cavallini, La dinamica della narrativa di F., Roma 1978; G. Petrocchi, A. F., in Letteratura italiana contemporanea, ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] ad epoca immediatamente successiva all'aprile 1454.Con il De proverbiorum origine il C. sperimentò il generenarrativo, compiendo un tentativo abbastanza originale di dare espressione ad una materia propria della tradizione volgare utilizzando ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] , uno degli autori che partecipa alla grande rivoluzione del genere romanzo che, dai primi decenni del secolo, è avviata , Milano 1960, pp. 313-349; G. Barberi Squarotti, Poesia e narrativa del secondo Novecento, Milano 1961, pp. 147-157; P. Citati, ...
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MARINETTI, Filippo Tommaso (all’anagrafe Emilio Angelo Carlo)
Luigi Paglia
Nacque il 22 dic. 1876, ad Alessandria d’Egitto, da Enrico e da Amalia Grolli.
I genitori, che vivevano more uxorio, si erano [...] programmatiche» (Paglia, p. 64), creando in pratica un nuovo genere letterario. E, in effetti, il Manifesto del futurismo del 1909 presenta un vero e proprio andamento narrativo, carico di immagini barocche e sfarzose alternate a passaggi incisivi ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] quali Vie nuove e L'Unità (cuidiede l'ultimo suo lavoro narrativo, il racconto Idoli, pubblicato nel 1951), si presentò alle elezioni alla Accademia d'Italia. Questo colpo, e malattie di vario genere che lo colpirono in quegli anni, e la vecchiaia lo ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...