ISRAELE
Pier Giovanni Donini
Giannandrea Falchi
Guido Valabrega
Sergio J. Sierra
Massimo Botto
Adachiara Zevi
Claudio Baldoni
Nicola Balata
Stefania Parigi
(App. III, I, p. 907; IV, II, p. 237)
Popolazione. [...] dover soggiacere a una situazione che impone all'uomo di difendersi e uccidere. L'esperienza bellica nella narrativa israeliana in genere non trova un'esaltazione e una rappresentazione in chiave eroica, al contrario: essa crea turbamenti psicologici ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] ; e si ritira solo quando le truppe regolari comandate dal gen. Caviglia debbono far uso delle armi ("Natale di sangue" e di esse Il piacere può considerarsi la lunga glossa narrativa: il paesaggio romano è il protagonista di codeste elegie, ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] sé: quando si dice favola greco-romana si pensa comunemente a essa sola.
Se pure la fiaba (v.) esisté come genere autonomo, non fu ritenuta degna di considerazione dai dotti, i quali apprezzarono invece la favola. Che funzioni le attribuissero appare ...
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. Nome con cui si indica in Italia quel tipo di narrativa che nei paesi anglosassoni, dove è più largamente diffusa, si chiama science-fiction, e che consiste nello sviluppare un intreccio logico ed essenzialmente [...]
Oltre a mettere a fuoco la maggior parte dei temi, degli spunti, delle "trovate", dei meccanismi narrativi tipici di questo genere letterario (dai viaggi nel tempo alle guerre tra pianeti, dall'esplorazione spaziale al prevalere della macchina sull ...
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PERÙ (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
Emilio MALESANI -Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
José IMBELLONI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
*
Stato [...] maggiore consistenza, contenuto e forme varie - liriche, drammatiche, narrative - fra cui quei quadri di costumi (El espejo de fatti di arguzia e di nativa semplicità. È in questo genere che il Perù ha avuto il suo maggiore scrittore: Ricardo Palma ...
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IUGOSLAVIA
Paolo Migliorini
Stefano Bianchini
Paolo Migliorini
Stefano Bianchini
Stefano Bianchini
Lionello Costantini
Elisabetta Borgna
Enrico Zanini
Jure Miku¿
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania [...] iniziato nella seconda metà del decennio precedente, tra i rappresentanti della narrativa d'impianto critico − B. Hofman (n. 1929), V. Kavčič precisano altresì orientamenti diversi: per es., il genere del romanzo storico, con temi tratti dal passato ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] gli anni in cui uno degli scrittori più interessanti e controversi, A. Tutuola, si accinge a far rivivere il genionarrativo africano in quell'idioma personale e fortemente espressivo (Yoruba-English, come lo definisce in una intervista a M. Cappuzzo ...
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UCRAINA (A. T., 71-72)
Giorgio PULLE'
Ettore LO GATTO
*
Repubblica federata dell'unione sovietica, più precisamente detta Repubblica Ucraina Sovietica Socialista, o U.S.S.R. Essa misura 443.080 kmq., [...] patria e degli usi e costumi del suo popolo. Genio autodidatta, figlio del popolo (il padre era servo della aver arricchita di forme nuove la metrica ucraina.
Anche nella prosa narrativa poca differenza v'è tra ucraini russi e ucraini galiziani: da ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] sempre più accurate edizioni, dei capolavori della letteratura narrativa, tra i quali ricorderemo I miserabili (1934 film parlato conobbe il suo più grande successo con il primo del genere, quando cioè la sorpresa fu per molto nel favore del pubblico, ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] di Moana secondario rispetto al suo valore estetico, ponendo con ciò il dilemma proprio del genere. La messa in scena, congenita al cinema di finzione narrativo con attori, non è, né può essere, estranea al documentario. Per quanto reale e non ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...