CANTELMO, Restaino
Raffaele Feola
Primogenito di Giovannella Caetani e di Giovanni, conte di Popoli, spogliato con la forza del suo feudo dal fratello Pietro Giampaolo, duca di Sora, non ne è nota la [...] anche se non avesse lasciato figli maschi, e riconoscendogli infine la proprietà di una casa in Napoli già appartenuta all'abate Nardo de Giptiis. Nel 1498 il C. fu inviato da Federico ad Ascoli per sostenere Astolfo Guiderocchi, la cui signoria era ...
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CARACCIOLO, Francesco
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Figlio di Giovanni Battista e di Maria Spinelli, il C., di cui si ignorano la data e il luogo di nascita, ereditò dal padre il titolo di duca di Martina. Nel 1647, allo scoppio [...] 475, 503; I. Fuidoro, Successi del gov. del conte d'Oñatte, a cura di A. Parente, Napoli 1932, pp. 48-57, 73; L. Pepe, Nardò e Terra d'Otranto, Trani 1895, pp. 141, 143-145, 149-51; G. Carucci, Ippolito di Pastina..., Salerno 1909, passim; R. Villari ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] segg.; G. Fumagalli, Lexicon typ. it., Firenze 1905, s. v.; F. Iacometti, Il primo stampatore sen.: Simone di Niccolò di Nardo, in La Diana, I (1926); A. Lusini, Matteo Florini stampatore-calcografo del sec. XVI, ibid., VI (1931); A. Sorbelli, Enrico ...
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VINO
Adolfo Cecilia
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Luca Maroni
(XXXV, p. 388; App. II, II, p. 1115; App. III, II, p. 1097; App. IV, III, p. 824)
Produzione. - La produzione mondiale di v. ha toccato le punte massime nella seconda [...] decreti che riconoscevano ai singoli v. la denominazione di origine controllata, dopo il d.P.R. 6 aprile 1987 per il v. ''Nardò''; così, per es., nel D.M. 28 marzo 1987 recante la disciplina concernente l'uso del nome dei vitigni nella designazione e ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] del nuovo mondo: la sua poderosa opera restò inedita e fu poi distrutta nell'incendio dell'Escorial del 1617; per fortuna Nardo Antonio Recchi da Monte Corvino, archiatro dello stesso sovrano, ne aveva fatto un estratto che servì di base al lavoro ...
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LIGURI
Benvenuto Terracini
. Popolazione dell'Europa antica, che, in età storica, ci appare stanziata sulla costa tirrenica da Marsiglia a Luni, lungo l'arco dell'Appennino settentrionale, e sull'uno [...] λεβιρίδας), *darbone, *talpone "talpa": tra le denominazioni di vegetali, Plinio, p. es., dà asia "segala", saliunca "nardo dei Salli" aravicelos "pinaster", come proprî a popolazioni liguri; aspetto ligure hanno alcune sue denominazioni riguardanti ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] di M. come tabernacolo di Cristo è visualizzata ponendo direttamente la Vergine sotto un ciborio, come in un affresco staccato di Nardo di Cione, del 1350 ca., in S. Lorenzo a Firenze. Bernardo Daddi in una tavola del 1335 (Firenze, Mus. dell'Opera ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] Il lungo cammino. Autobiografia 1906-1944, Roma 1974, pp. 38-39.
108. B. Cecchetti, Il mercato, p. 38.
109. Giandomenico Nardo, La pesca del pesce ne’ valli della Veneta laguna al tempo delle prime buffere invernali detto volgarmente fraima. Monologo ...
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D'AFFLITTO, Matteo
Giancarlo Vallone
Nacque a Napoli da Marino verso la metà del sec. XV.
I D'Afflitto, che per uno di quei casi di "memoria lunga" sappiamo attestati fin dal sec. X in Scala sulla costiera [...] il padre Marino testò e poi ancora in un codicillo del 1464 (G. Filangieri), egli, erede insieme con "i fratelli Giacomo Nardo e Andrea, era chierico: ciò indica un iter naturale di studi per quei figli, destinati a diventare giuristi o almeno "boni ...
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iconografia
Anna Maria Francini Ciaranfi
La grandezza di D. s'impose così impetuosamente da portare fin nei contemporanei un interesse vivissimo anche su quella che era stata la sua persona. L'i. dantesca [...] , con lineamenti segaligni e marcati e aspetto più tormentato e cupo. Bellissima, poco dopo il 1350, l'immagine dipinta da Nardo di Cione nella cappella Strozzi in S. Maria Novella, già col volto tipico, sebbene idealizzato. Anche in affreschi di ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...