Sonno
GGiuseppe Moruzzi
di Giuseppe Moruzzi
Sonno
sommario: 1. Introduzione storica. 2. Fenomenologia del sonno: a) il ciclo sonno-veglia; b) sonno sincronizzato e sonno desincronizzato. 3. Effetti [...] la Société de Biologie", 1935, CXVIII, pp. 1235-1241.
Bremer, F., L'activité cérébrale au cours du sommeil et de la narcose. Contribution à l'étude du mécanisme du sommeil, in ‟Bulletin de l'Académie Royale de Médecine de Belgique", 1937, IV, pp. 68 ...
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In anatomia comparata e in botanica, definisce la parte di un arto o di un organo più vicina alla sua inserzione sul tronco o su altro organo (contrapposto a distale).
In fisiologia, descrive il fenomeno [...] è al riparo da sollecitazioni esterne e l’impegno funzionale (ossia il dispendio energetico) è al minimo.
Anestesia b., la somministrazione parenterale di un narcotico (per lo più morfina associata ad atropina), in preparazione della narcosi. ...
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WINTERSTEIN, Hans
Michele Mitolo
Fisiologo, nato a Praga il 30 luglio 1879. Ha studiato alle università di Praga, Jena, Gottinga, e s'è addottorato nel 1903. È stato assistente di fisiologia a Gottinga, [...] , nel 1934 è stato chiamato a Costantinopoli.
I suoi lavori riguardano il metabolismo del sistema nervoso centrale, la narcosi, la regolazione tlel respiro, la fisiologia generale. Opere principali: Über den Mechanismus der Gewebsatmung, Jena 1906 ...
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VERWORN, Max
Michele Mitolo
Fisiologo, nato a Berlino il 4 novembre 1863, morto a Bonn il 23 novembre 1921. Frequentò a Berlino i corsi universitarî della facoltà filosofica, avendo a maestri F. E. [...] fisiologia generale del sistema nervoso (fenomeni dell'eccitamento, della paralisi, dell'azione degli stimoli, dell'asfissia, della narcosi, ecc.). È stato il fondatore di una fisiologia generale cellulare e della dottrina del biogeno; scienziato di ...
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Respirazione, regolazione chimica della
Hans H. Loeschcke
di Hans H. Loeschcke
Respirazione, regolazione chimica della
sommario: 1. Introduzione: a) i risultati meno recenti; b) il periodo quantitativo [...] che questa chemosensibilità fosse localizzata nei centri respiratori, fu avanzato da Åström (v., 1952), il quale osservò che durante la narcosi la sensibilità al CO2 è fortemente diminuita, in uno stadio in cui la risposta alla carenza di ossigeno è ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] più in alcol. Se respirato dà una leggera ebbrezza; ha proprietà anestetiche; si somministra diluito con aria od ossigeno e provoca narcosi prive di gravi azioni collaterali.
Solfuro d’a. Composto formato da zolfo e a.; se ne conoscono 3: N2S4, N2S5 ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] al suo potere narcotico, in definitiva, quindi, a limitazione della respirazione cellulare: egli tentò di spiegare la narcosi da uretano come dovuta a competizione, sulla superficie cellulare, tra molecole del narcotico e molecole di sostanze ...
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narcosi
narcòṡi s. f. [dal gr. νάρκωσις «torpore»]. – Nel linguaggio medico: 1. Stato di torpore, di incoscienza, di insensibilità al dolore, di immobilità, provocato da particolari farmaci (detti narcotici): il paziente è ancora sotto narcosi....
subnarcosi
subnarcòṡi s. f. [comp. di sub- e narcosi]. – In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili psichiche e somatiche, indotto introducendo nell’organismo speciali farmaci in dosi attenuate, insufficienti...