Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] di questo tipo di angoscia segna la fine del periodo edipico. L'introduzione del concetto di narcisismo (Freud 1914; v. narcisismo) ebbe, fra altre importanti conseguenze, quella di estendere la spiegazione economica dell'angoscia nelle nevrosi alle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama del cinema d’autore che si afferma in tutta Europa fra la fine degli anni [...] Cristo, mette insieme una specie di esercito di derelitti solo per farlo naufragare nella tragedia, innamorato com’è del proprio narcisismo di benefattore. Così Viridiana (1961) segna il ritorno in patria del regista ed è una parabola in cui il reale ...
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Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito [...] e dell'uomo dei lupi (1914); e le memorie teoriche, una delle quali, Zur Einführung des Narzissmus ("Introduzione al narcisismo", 1914), destinata a sovvertire la prima suddivisione topica dell'apparato psichico. Se nei Tre saggi si era delineato un ...
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Omosessualità
Philippe Brenot
Il termine omosessualità (composto dal prefisso omo-, dal greco ὁμός, "uguale", e sessualità) indica l'orientamento del desiderio sessuale verso individui dello stesso [...] stesso sesso; l'attaccamento al genitore di sesso opposto; la lotta contro il complesso di castrazione (v. complesso); il narcisismo che impedisce di eludere questa problematica. Tuttavia, alcuni punti di questa teoria devono essere criticati: il ...
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perversioni
In psicoanalisi, messa in atto di impulsi sessuali ai quali corrisponde sia una specifica vicissitudine della pulsione, sia un’altrettanto specifica – seppure non esclusiva – struttura psichica [...] di relazione e possono celare agli altri e a sé stessi la loro grave patologia.
Perversioni nella clinica: aggressività e narcisismo
Si è oggi consapevoli che ciò che muove il paziente perverso non è tanto la sessualità, quanto l’aggressività: la ...
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SEGAL, Hanna, nata Poznanski
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista britannica di origine polacca, nata il 20 agosto 1918, attualmente residente a Londra. Fece studi di medicina in Polonia e poi in Francia, [...] alle concezioni di A. Green, secondo cui, una volta postulato un inizio precocissimo delle relazioni oggettuali, non vi sarebbe più posto per il narcisismo nel sistema kleiniano. Temi analoghi svolge in Dream, phantasy, art (1981; trad. it., 1991). ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] risalire l'agito tipico delle bambine, che a un certo punto del loro sviluppo tentano concretamente di orinare in piedi: il loro narcisismo non può tollerare che altri possano fare ciò che a loro non è possibile.
L'invidia del pene, tuttavia, non si ...
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Sublimazione
Giovanni Fioriti
La sublimazione (derivato del latino sublimare, "innalzare a grandi onori, ad alte cariche" e, ancora, "esaltare, elevare spiritualmente, rendere sublime") in fisica e [...] ipotizzò l'appoggio temporaneo delle pulsioni sessuali parziali su quelle di autoconservazione, poi, con la teoria del narcisismo, fornì un'ulteriore spiegazione. La libido distolta dalle mete sessuali, desessualizzata, transita sull'Io prima di ...
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Moretti, Nanni (propr. Giovanni)
Flavio De Bernardinis
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Tra i registi più rappresentativi e significativi [...] che avrebbe accompagnato il regista lungo tutta la sua carriera, l'autarchia, l'autonomia caparbia, venata di fruttuoso narcisismo, tipico dell'artista neodecadente, triste ma vitale, sperimentatore irriducibile nell'ambito di un'industria, il cinema ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] di ipocondria, isteria, spersonalizzazione che modificano l'immagine del proprio c., si coniuga con il narcisismo accentuandone l'erotizzazione ecc., mentre la componente sociale concorre alla costruzione della propria immagine corporea attraverso ...
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narcisismo
narciṡismo (non com. narcissismo) s. m. [der. del nome di Narciso (v. narciso2)]. – La tendenza e l’atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria persona, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro...
narcisista
narciṡista s. m. e f. e agg. [tratto da narcisismo] (pl. m. -i). – Persona affetta da narcisismo; anche come agg.: comportamento narcisista.