ANULARIUS
I. Calabi Limentani
La voga di portare anelli fu così diffusa nella Roma antica, che una categoria di gioiellieri, gli anularii (o annulari), li produceva esclusivamente.
Di contro ad una [...] d. C., iscr. v., C.I.L., xiii, 7249).
C. Camonius Gratus (lib., Bologna, I sec. d. C., Grummerus n. 155).
N. Consius Dionysius (lib., Narbona, I sec. d. C., iscr. fun., C.I.L., xii, 4456).
Q. Mus. Primus (lib., Piacenza, I sec. d. C., iscr. fun., C.I ...
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TOLOSA
Q. Cazes
(franc. Toulouse).
Città della Francia meridionale (dip. Haute-Garonne), capoluogo della regione Midi-Pyrénées, sorta sulle rive della Garonna.In età romana T. fu città di frontiera [...] da una navata laterale e da un deambulatorio che si apre su cappelle) si avvicina a quello coevo della cattedrale di Narbona, applicando le tendenze del Gotico settentrionale in un periodo in cui la contea era stata da poco annessa ai possedimenti ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] a sinistra e a destra, almeno nelle due ali scavate, da piccoli ambienti rettangolari coperti a vòlta.
Gli horrea di Narbona se sono essi, come tutto porta a credere, gli horrea menzionati per questa città da Sidonio Apollinare (Carm., XXII, v ...
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Albi
J.L. Biget
(lat. Albiga, Urbs Albigensis)
Città della Francia sudoccidentale, capoluogo del dip. di Tarn, il cui sito corrisponde a una piana triangolare determinata dal fiume Tarn e da uno dei [...] contrasta con le fortificazioni più moderne costruite nella stessa epoca a Carcassonne o con il palazzo dei Vescovi di Narbona, ma nello stesso tempo riesce a sfruttare perfettamente le possibilità del mattone. Sembra anche un esempio precoce dei ...
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MAESTRO di LLUÇÀ
S. Alcolea i Gil
Anonimo pittore e miniatore attivo in Catalogna nella prima metà del sec. 13°, che deriva il nome dai dipinti su tavola provenienti dal monastero di Santa Maria di [...] a esso; nei corpi leggermente aggettanti che fiancheggiano la nicchia compaiono le figure di S. Cristoforo e di S. Paolo di Narbona, al quale era dedicata la chiesa, insieme con quella di un accolito. Il fregio superiore è occupato dalla scena del ...
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CRIPTOPORTICO (dal gr. κρυπτός "nascosto" e dal lat. portĭcus)
G. Lugli
B. Conticello
Sebbene il nome sia in parte greco e significhi portico coperto, tuttavia l'applicazione di questo edificio, se [...] De Vita, I resti romani sotto l'Abbazia di Grottaferrata, in Bull. Comm., XXI, 1943-5, pubbl. 1947, p. 45 ss. C. di Narbona: A. Grénier, in Gallia, XII, 1954, p. 93 s.; Staccioli, Art. cit., in Latomus, p. 287 s.; F. Benoit, Les Sanctuaire d'Auguste ...
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Vedi CEMENELUM dell'anno: 1973 - 1994
CEMENELUM (Κεμενέλεον, Cemenilo)
F. Benoït
È l'odierna Cimiez-la-Romaine. Dominando la pianura costiera formata dalle alluvioni del Paillon, dove coloni focei di [...] cui le ultime tre erano riscaldate da ipocausti: frigidarium o "sala dei passi perduti"; chiamata in un'iscrizione di Narbona "basilica" per il lusso decorativo; tepidarium rettangolare cui s'aggiungono a N il laconicum o stufa (circolare nelle terme ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] (ha 285) e di Nîmes (ha 275) spiccano in questo elenco nei confronti di c. come Colonia (ha 86), Marsiglia (ha 28), Narbona (ha 15) e Autun (ha 10), che pure ebbero grande rilevanza. Questi dati non tengono tuttavia conto che in alcuni centri la ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] assai esigue: ne sono prova la qualità e l'originalità stilistica della miniatura. Così il Paramento di Narbona (Parigi, Louvre; v. Maestro del Paramento di Narbona), che si colloca a metà strada tra disegno e p., è stato attribuito a un pittore e ...
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FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] precoce romanizzazione e latinizzazione della ex Transalpina, poi Narbonese, in seguito suddivisa in Narbonese Prima (capitale Narbona), Narbonese Seconda (Aix) e Viennese (Vienne), si estesero all'Aquitania - anch'essa ripartita in tre province ...
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narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...