L. Licinius L. f. C. n. Crassus, nato nel 140 a. C., seguì prima la parte democratica e nel 118, contro il parere del senato, fece approvare la deduzione della colonia di Narbona; ma il suo tribunato del [...] 107 fu più calmo, e nel 106, quando sostenne la legge Servilia che restituiva in parte ai senatori i posti di giudice, egli era passato alla parte senatoria. Console nel 95, fece approvare col collega ...
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Nîmes Città della Francia meridionale (143.468 ab. nel 2007) in bassa Linguadoca, capoluogo del dipartimento del Gard. Sorge sul versante meridionale delle Garrigues e sulla linea di comunicazione naturale [...] Nemausus, città dei Volci Arecomici, colonia di diritto latino agli inizi dell’Impero romano, che sotto gli Antonini sostituì Narbona come capitale della Narbonense ed ebbe la piena cittadinanza (Antonino Pio era originario di N. per parte di padre ...
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Alienista, nato a Tolosa il 3 febbraio 1772, morto a Parigi il 12 dicembre 1840. Destinato dal padre alla carriera ecclesiastica, dovette lasciarla in seguito alla Rivoluzione. Studiò a Tolosa, a Narbona, [...] a Montpellier e quindi a Parigi, dove divenne allievo prediletto di Ph. Pinel. Fondò, a 27 anni, un istituto destinato agli alienati di classe ricca. Nel 1805 pubblicò a Parigi la sua prima tesi: Les passions ...
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Septimania Denominazione latina altomedievale della regione gallica compresa fra la Garonna, i Pirenei, le Cevenne meridionale e il Rodano, corrispondente alla Narbonensis prima della tarda età imperiale. [...] Il nome deriva forse dal fatto che la regione comprendeva (6° sec.) le sette città di Narbona, Béziers, Nîmes, Agde, Maguelonne, Lodève e Uzès. Provincia dei Visigoti (6°-7° sec.), la S. fu invasa dagli Arabi (719) e conquistata da Pipino il Breve ( ...
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Guglielmo (Guiglielmo) conte d'Orange
Enrico Pispisa
Il G. citato da D. in Pd XVIII 46 Poscia trasse Guiglielmo e Rinoardo, non è stato sempre individuato dai commentatori. Se infatti dall'Ottimo, da [...] cristiano che combatté per la fede. Il Vellutello, seguito da qualche moderno, lo riconosce in un figlio del conte di Narbona, che, recatosi alla prima crociata, si comportò valorosamente e, ritornato in patria, si chiuse in un monastero.
Oggi, senza ...
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MONTÉLIMAR (A. T., 35-36)
Clarice Emiliani
Città della Francia sud-orientale, nel dipartimento del Drôme, situata a 97 m. d'altezza sulla riva destra del Roubion, che qui accoglie da sinistra lo Jabron, [...] 4 km. a NE. della confluenza col Rodano. Il centro, dominato dalla torre di Narbona (sec. X), possiede belli edifici, tra i quali sono notevoli la casa detta di Diana di Poitiers, un piccolo museo e una biblioteca. Sorta in origine come centro di ...
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STEFANO da Cuneo, santo
Francesco Carta
STEFANO da Cuneo, santo. – La data di nascita non è nota. L’unica notizia certa della sua vita è che, divenuto in data imprecisata frate minore, fu martirizzato [...] i cristiani non li potessero trovare.
Paolo VI nel 1966 confermò per Stefano da Cuneo, Deodato Aribert da Ruticinio e Pietro da Narbona il culto che era stato già approvato per il solo Nicola Tavelić nel 1889 da Leone XIII. Il 21 giugno 1970 tutti ...
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RODA DE ISÁBENA
M.C. Lacarra Ducay
Località della Spagna (Huesca), in Alta Aragona nell'antica contea di Ribagorza, situata su una collina che domina il fiume Isábena.La regione, liberata dal dominio [...] dell'806, fu assegnata ai conti di Tolosa e incorporata dalla vicina sede episcopale di Urgell, dipendente dall'arcivescovado di Narbona.La più antica notizia documentata su R. risale al 956, quando il vescovo Odesindo, figlio del conte Raimondo di ...
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JEAN DESCHAMPS
A. Prache
(o des Champs)
Architetto attivo in Francia a partire dalla seconda metà del sec. 13° e capostipite di una famiglia di architetti.J. avviò la costruzione del coro della cattedrale [...] famiglia: la prima è quella di J., maestro a Clermont-Ferrand nel 1248; alla seconda appartiene l'altro Jean, maestro a Narbona nel 1286, figlio o nipote del primo, citato anche come testimone in un atto firmato a Clermont-Ferrand nel 1287; alla ...
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ALEMAN (Alleman), Louis
Edith Pàsztor
Figlio di Giovanni A., signore d'Arbent e di Coiselet, e di Maria di Chatillon nacque verso il 1390 ad Arbent, nel Bugey. Datosi alla vita ecclesiastica, studiò [...] decretis". Grazie all'appoggio di suo zio Francesco di Conzie, arcivescovo di Narbona e camerlengo della Curia, aveva già ottenuto numerosi benefici, sia nella diocesi di Narbona sia in altre località della Francia meridionale. Sempre con lo zio si ...
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narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...